Attualità - 14 aprile 2025, 12:45

Sanità, Cgil e Uil dichiarano lo stato di agitazione del personale

I segretari Diego Seggi e Milena Speranza denunciano un "peggioramento inesorabile delle condizioni di lavoro degli operatori"

Sanità, Cgil e Uil dichiarano lo stato di agitazione del personale

Proclamato lo stato di agitazione del personale del comparto sanitario in tutta la regione. "La contrazione degli organici e l’età media del personale, ha determinato un peggioramento inesorabile delle condizioni di lavoro degli operatori con un incremento del rischio professionale", dichiarano Diego Seggi e Milena Speranza, segretari generali Fp Cgil Liguria e Uil Fpl Liguria

Tale circostanza mette a rischio i professionisti, la loro sicurezza, la loro salute e soprattutto la qualità dell’assistenza ai pazienti – proseguono Seggi e Speranza -. L’insostenibile aumento dei carichi di lavoro del personale già stremato dall’emergenza sanitaria, rende impossibile affrontare la turnistica con il rispetto degli istituti contrattuali relativi al riposo e al recupero psicofisico.

Questo determina un ricorso incontrollato allo straordinario, spesso programmato in totale violazione del CCNL, finanziando la carenza di personale mediante l’utilizzo delle risorse del relativo Fondo Contrattuale, circostanza che penalizza ulteriormente i lavoratori incidendo indirettamente sulla disponibilità della quota di Produttività Collettiva a disposizione”.

I sindacati contestano anche l’insufficiente finanziamento di risorse dedicate alle prestazioni aggiuntive, la mancata applicazione dell’art.107 CCNL 2019-2021, l’aumento delle patologie da stress; la totale mancanza di integrazione ospedale-territorio, l’assenza di un reale potenziamento della medicina territoriale.

La drammatica situazione dei lavoratori dei pronto soccorso, dove il problema dello stazionamento costante delle barelle, addirittura da campo, per oltre 48/72 ore, unito alla carenza di personale medico, infermieristico e sociosanitario, rende impossibile la gestione dei pazienti e insostenibile il carico di lavoro del personale, esposto ad una umiliazione professionale continua anche attraverso il  demansionamento costante – proseguono Seggi e Speranza – Esiste una totale assenza di riconoscimento e valorizzazione dei professionisti sanitari.

Esempio è il mancato incremento delle indennità di pronto soccorso nel 2024 pur in presenza della necessaria copertura economica. Le mancate risposte in tema di assunzioni, le ultime assolutamente insufficienti, considerato il naturale turn over dovuto anche alla mobilità di avvicinamento dei professionisti alle rispettive regioni di origine e al fenomeno delle dimissioni da parte dei professionisti aggiungono elementi che portano a dichiarare lo stato di agitazione.

Così come il dilagante fenomeno delle aggressioni, che vede gli operatori sanitari completamente abbandonati da politica ed istituzioni, non in grado di ripristinare nemmeno i posti di polizia”.

 

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