Davos Klosters, Svizzera. Per la sesta volta in carriera, l’imperiese William Stua prende parte al Campionato Mondiale Master di sci di fondo. Un appuntamento di prestigio, che lo vede confrontarsi con atleti di altissimo livello in una delle discipline più esigenti degli sport invernali.
Le gare sono già iniziate: lunedì la prova sui 10 km, martedì quella sui 15 km, mentre sabato si chiuderà con la distanza più impegnativa, la 30 km. “L’ultima gara sarà molto dura, tre giri da 10 km su un percorso ricco di salite e discese tecniche”, commenta Stua, consapevole delle difficoltà che lo attendono.
A complicare ulteriormente la competizione, le condizioni meteo: temperature elevate e neve bagnata, un’accoppiata che rende la pista più lenta e insidiosa. “Situazione difficile, soprattutto con tracciati così tecnici”, spiega. “Bisogna adattarsi e trovare il giusto equilibrio per non sprecare energie ”.
Stua sa bene che il livello è altissimo e che molti degli avversari vantano un passato da campioni, ma il suo approccio alla competizione è chiaro: “Non sono qui per i risultati, ma per il valore che lo sport porta nella vita. Non si gareggia solo per vincere, ma anche per il benessere fisico e mentale che questa disciplina regala”.
Ora, l’attenzione è tutta rivolta a sabato. Sarà l’ultimo sforzo, il momento di chiudere il Mondiale con lo sforzo che lo ha portato fino a qui.