Il rugby non è solo sport, è appartenenza, comunità, sacrificio e dedizione. Ma non solo per gli uomini. Per Alice Mori, 22 anni, queste sono parole che le stanno a cuore. Studia Scienze Motorie, allena l’Under 10 dell’Imperia Rugby e gioca in Francia con il Nizza, portando avanti una passione nata da bambina sui campi di Baitè.
“Amo lo sport in ogni sua forma”, racconta Alice, “e il rugby è sempre stato il mio mondo.” Un mondo che l’ha vista crescere, affrontare nuove sfide e varcare i confini italiani per giocare in una realtà dove il rugby femminile è molto più strutturato. “In Francia ci sono più campionati, più possibilità di crescita. Il campionato di Elite uno è un vero e proprio professionismo.”
Dai primi placcaggi con l’Imperia alle esperienze in Under 14 a Cuneo, Under 16 a Rivoli e Under 18 al Cus Torino, fino all’esordio in Serie A. Poi l’università l’ha portata a Savona e con essa una nuova scelta: la Francia. "Ora sono alla mia terza stagione con il Nizza e giocare qui è un’esperienza incredibile. Il rugby femminile in Francia è un altro mondo, più campionati, più opportunità, ti rispettano molto". Il primo anno con il Nizza ha vinto il campionato. Nonostante la distanza, Imperia resta nel cuore. Alice allena i più piccoli all’Imperia Rugby, trasmettendo loro i valori che ha imparato negli anni. “Allenare l’Under 10 è una grandissima soddisfazione. Vedere come i bambini e le bambine vivono il rugby senza distinzione, con naturalezza e rispetto, mi dà speranza per il futuro”.
Il tema delle donne nel rugby le sta a cuore. “Il rugby non è uno sport da maschi, non è violento. È un gioco che lega, che trasmette valori importanti. Per questo è fondamentale che sempre più bambine si avvicinino”.
Dopo 15 anni di rugby e tante esperienze, Alice Mori guarda avanti. “Devo tantissimo ai miei genitori, che mi hanno sempre sostenuta. Il rugby femminile è ancora di nicchia, ma si sta sviluppando. All’estero di più, certo, ma anche in Liguria vedo segnali positivi e buone iniziative”.