Politica - 01 marzo 2025, 17:20

Mobilità a Imperia, sondaggio del Pd: "Ritardi e disagi disincentivano l'uso dei mezzi pubblici"

Chi può preferisce scooter, moto e biciclette a causa del traffico e della difficoltà di parcheggio

Mobilità a Imperia,  sondaggio del Pd: "Ritardi e disagi  disincentivano l'uso dei mezzi pubblici"

La base per la ricerca di soluzioni ad uno dei problemi cittadini più ostici. La mobilità, ovviamente, è stata la situazione presa in esame dal questionario lanciato dal Partito Democratico nello scorso mese di luglio. Erano 14 domande sottoposte all’esame dei 350 cittadini che hanno risposto fino al mese di novembre. Un campione che gli autori presentano come significativo. “Siamo consapevoli che il questionario sia una solida base di partenza – ammette Paolo Berlanda, segretario cittadino del Pd – e, comunque, siamo sempre disponibili a critiche, osservazioni e suggerimenti per migliorare questo strumento che vuole giungere all’equilibrio tra esigenze degli utenti e particolarità del territorio”. 

L’analisi, insomma, è da considerare proprio per prendere coscienza della situazione. “La demografia dei partecipanti – racconta Alessia Acquarone, scesa sul campo a raccogliere dati e a elaborarli dopo - ha preso in esame le fasce più attive tra i 45 e 54 anni e tra i 55 e 67 anni” La carrellata dei risultati, in fondo, non contraddice una condizione del traffico facilmente riscontrabile.

 “Il primo dato rilevante – prosegue Acquaroneriguarda l’85 per cento degli intervistati che non utilizza mai i mezzi pubblici, usati, invece, soltanto dall’8 per cento”. E altre risultanze confermano elementi da considerare quasi come “luoghi comuni”: circa 2 persone su 5 lamentano i frequenti e pesanti ritardi quale causa dell’abbandono dei mezzi pubblici, il 25 per cento degli intervistati contesta problemi per corse e percorsi limitati, il 16 per cento, invece, accusa il sovraffollamento. Se gli autobus sono dimenticati forzatamente, anche gli automobilisti hanno i loro problemi: per le difficoltà causate dal traffico intenso e dalla ricerca di parcheggio, il 54% usa mezzi alternativi che, per il 44%, sono scooter e moto e per il 37 la bicicletta o il tragitto a piedi. 

La richiesta di miglioramento del servizio pubblico – sottolinea Acquarone arriva da 2 intervistati su 3 mentre ancora l’85% chiede l’aumento qualitativo delle strade attualmente di scarso livello e, oltre la metà, più parcheggi liberi o con disco orario”

Sui questionari non mancano i suggerimenti che chiedono, appunto, l’adeguamento alle necessità dell’utenza del servizio pubblico, maggiori corsi e collegamenti, rispetto degli orari, la conclusione della pista ciclabile e l’Aurelia bis. 

Un panorama che induce e spiega l’intervento di Deborah Bellotti, capogruppo Pd in Consiglio comunale. “La città è priva di uno strumento strategico, – precisa - non valgono interventi spot senza una visione realistica di sistema: basti dire che, da tempo, l’Amministrazione ha dichiarato che il Piano Urbano di Mobilità Sostenibile è a buon punto ma da allora non se ne sa più nulla e la stazione ferroviaria è carente di collegamenti e operare per l’integrazione tariffaria”. 

Di fronte all’eventuale “pigrizia” dell’ente pubblico, esiste pure una radicale alternativa. “Abbiamo potuto toccare con mano tutte le criticità e le proposte della gente – racconta Daniela Bozzano, consigliera Pd, scesa sul campo, - e di fronte alla mancanza di programmazione e manutenzioni, possiamo sempre accedere al referendum di iniziativa popolare”. L’ultima parola spetta al segretario provinciale Pd. 

Sembra che a Palazzo non si sappia che succede per strada – commenta Cristian Quesada –. Invece credo che l’Amministrazione debba tener conto dei risultati del nostro questionario: un lavoro fatto da volontari che non è a favore del Partito Democratico ma a vantaggio di tutta la città”.

Ino Gazo

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