Imperia ha accolto Amélie Nothomb, la scrittrice ha presentato il suo ultimo romanzo "L'impossibile ritorno" edito da Volant. Durante l'incontro nell'auditorium della Camera di Commercio l'autrice ha dialogato con Nadia Schiavini, libraia della Mondadori di Imperia, e gli studenti del Liceo Linguistico Amoretti.
Belga, ma nata a Kobe, in Giappone, da genitori diplomatici, Nothomb ha conquistato il cuore di milioni di lettori in tutto il mondo. La sua carriera è iniziata nel 1992 con Igiene dell’assassino e da allora ha scritto un romanzo all'anno.
Nell'"Impossibile ritorno" Nothomb torna nel paese amato, il Giappone, il luogo della sua infanzia e della disastrosa vergogna vissuta come impiegata raccontata in Stupore e tremori. Un ritorno che pensava, appunto, in possibile, vissuto in compagnia dell’amica fotografa Pep Beni. Durante i dieci giorni di viaggio sperimenta il kenshō (un'estasi contemplativa), abbandona lo champagne per i whisky giapponesi, si immerge con una nuova prospettiva nei luoghi della gioventù. E se alcune parole giapponesi sono ormai sbiadite nella memoria, le sensazioni che i suoni, gli odori e la luce si riaffacciano come se non avesse mai lasciato il Giappone.