Meteo - 20 gennaio 2025, 17:30

Un occhio al cielo. Le previsioni meteo della settimana a cura di Stefano Sciandra

Domani giornata ponte, mercoledì torna la pioggia (ma ombra pluviometrica addirittua sulle Alpi) in un contesto dinamico più autunnale che invernale

Un occhio al cielo. Le previsioni meteo della settimana a cura di Stefano Sciandra

Una buona serata ai nostri Lettori e ben ritrovati con l'appuntamento meteo del lunedì. Non ho effettuato alcun aggiornamento nel fine settimana perché quanto elaborato nel bollettino di venerdì ultimo scorso si è poi rivelato esatto in toto senza alcuna necessità di modifica. Dopo la lunga fase stabile, caratterizzata solo da un continuo forte vento da nord-est, come anticipato ha preso il via una fase climatica più dinamica anche se in un contesto più autunnale che invernale. Inutile ripetersi: anche le fasi di maltempo hanno caratteristiche ben lontane da quelle che dovrebbero essere tipiche della stagione. Torna qualche nevicata, ma sempre in contesti non tipici di gennaio. Servirebbero nevicate importanti per assicurare un degno serbatoio, alla fine arrivano quei pochi centimetri che hanno caratteristiche più coreografiche e ingannevoli vita che durano un amen e soprattutto non funzionali ad alimentare in maniera corretta i ghiacciai sempre più agonizzanti. Non parliamo della neve in pianura, ormai un ricordo della mia generazione e ormai ridotta a qualche fiocco occasionale. 
 

EVOLUZIONE - Dopo i previsti piovaschi nella tarda serata di sabato scorso, la lunga pausa precipitativa di ieri, le piogge sono riprese nella serata di ieri con intensità tra debole e moderata. La situazione si sta delineando per i prossimi giorni sulla falsariga modellistica di quello che era il breve/medio termine. Domani avremo una giornata di pausa, prima di un nuovo passaggio perturbato. 


(La fase centrale del maltempo di dopodomani intorno all'ora di pranzo secondo il modello americano GFS)

PREVISIONE - Esaurita la depressione di matrice mediterranea che ha condizionato il tempo nelle ultime 48 ore con fortissimi rovesci sulle isole e sulla Calabria ionica e con i disturbi che ci stanno interessando, prenderà corpo il flusso Atlantico contestualmente allo smantellamento di quella che era l'alta pressione dominante sull'intera Europa. Questo consentirà l'ingresso di una perturbazione che nella giornata di dopodomani interesserà nuovamente il Settentrione e buona parte dell'Italia centrale. Piogge e rovesci riguarderanno l'Imperiese dalla notte di domani su mercoledì in esaurimento nella mattinata di giovedì , giornata in cui insisteranno ancora sulla riviera di levante. Proprio giovedì si evidenzia un'ampia area in ombra pluviometrica che interesserà buona parte del Piemonte e addirittura la Valle d'Aosta dove molto probabilmente non vi saranno precipitazioni. Il tutto in un contesto relativamente mite, a eccezione di qualche vallata dove potrebbero registrarsi valori termici più bassi per la presenza di sacche fredde. Temperature grosso modo sui valori attuali, ovviamente in calo sotto fenomeni. Ventilazione finalmente in calo, in rotazione da nord est sino a brezza da sud ovest.


(Ombra pluviometrica su Piemonte, Valle d'Aosta e sulle Alpi. Dov'è l'inverno? Dov'è la neve, quella vera, non quella coreografica?)

PROSPETTIVE - Concludiamo con uno sguardo sul lungo termine. Resta un'unica carta da giocare proprio a inizio febbraio. Un possibile rallentamento delle correnti da ovest potrebbe favorire l'ingresso di aria più fredda alla est grazie al possibile collocamento dell'anticiclone sul nord Europa. Si tratta esclusivamente di una ipotesi giustamente da menzionare ma tra il dire e il fare...! Nel caso anche questo tentativo di uno scambio dei meridiani fallisse, il non inverno andrebbe definitivamente in archivio con il contesto mite che lo caratterizza dall'inizio, o meglio da anni, confermato.

Stefano Sciandra

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