Attualità - 12 gennaio 2025, 07:14

Allarme influenza in Liguria, il picco non è ancora passato

Secondo le autorità sanitarie, la situazione non sembra destinata a migliorare a breve, con una previsione di diffusione ancora elevata

Allarme influenza in Liguria, il picco non è ancora passato

La prima settimana di gennaio è stata particolarmente critica per la Liguria a causa dell’influenza stagionale, con un numero significativo di ricoveri ospedalieri legati alla circolazione di virus diversi, tra cui i ceppi B, A e H1N1. Secondo le autorità sanitarie, la situazione non sembra destinata a migliorare a breve, con una previsione di diffusione ancora elevata anche nella prossima settimana.

Con un’incidenza del virus influenzale stimata all’11,8%, la Liguria si posiziona tra le regioni italiane maggiormente colpite, superata solo da Lazio, Marche, Abruzzo, Campania e Puglia. "In questa fase particolarmente difficile – ha dichiarato l’assessore regionale alla Sanità, Massimo Nicolò – desidero ringraziare tutti i sanitari che, anche durante le vacanze di Natale, hanno lavorato senza sosta per proteggere la salute dei cittadini liguri. Un ringraziamento va anche ai medici che ci hanno permesso di attivare gli Influenza Point, che rimarranno operativi nei tre weekend restanti di gennaio".

Il direttore generale di Alisa, Filippo Ansaldi, ha sottolineato all'Ansa come la Liguria abbia raggiunto il picco delle sindromi influenzali già durante le vacanze natalizie, in anticipo rispetto alla media nazionale. "Abbiamo osservato una frequenza molto alta di casi, in particolare nella fascia di popolazione over 65, con inevitabili ricadute sull’affluenza nei pronto soccorso e sui ricoveri ospedalieri", ha spiegato Ansaldi. La situazione è ulteriormente complicata dalla co-circolazione di più tipi e sottotipi di influenza, con una prevalenza del ceppo A (H1N1) e di altri virus respiratori.

Nonostante il picco sia stato raggiunto, gli esperti avvertono che la circolazione del virus non si è ancora conclusa. "Anche nelle altre regioni italiane l’incidenza è in aumento. Non possiamo escludere una seconda fase di riaccensione della diffusione virale nelle prossime settimane", ha concluso Ansaldi, invitando la popolazione a prestare attenzione e a continuare a seguire le misure preventive.

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