Lungo gli oltre 3.000 chilometri percorsi nelle prime sei giornate, Carcheri e Pons hanno dimostrato un ritmo che avrebbe permesso loro di essere fra i primi dieci, non fosse per una piccola empasse meccanica palesatasi nel corso della terza giornata con la rottura della testina dello sterzo. Attualmente sono ventiduesimi, settimi tra gli italiani su 83 concorrenti ancora in gara.
“La gara quest’anno è tostissima - le parole di Carcheri - non c’è tempo per fermarsi e non c’è margine d’errore. La differenza in termini di difficoltà sportiva tra la Dakar e la Dakar Classic è pochissima. Seppure di regolarità questa è una competizione vera e propria, ci sono stati tanti ritiri, molti hanno forse sottovalutato la tecnicità del programma. Da un punto di vista prettamente meccanico, le vetture spesso non sono agevolate dal dover rispettare le medie orarie imposte: specie nei tratti sabbiosi o negli uadi procedere più piano procura maggiori sollecitazioni alla meccanica, scalare una marcia alza i giri del motore e le temperature quindi i mezzi sono sì meno sollecitati per una minore velocità ma più sollecitati per altri fattori”.
Fondamentale in questo contesto è la sintonia tra pilota e navigatore. “Con Fabrizia è tutto perfetto. È una vera professionista, si alza il mattino si siede sul sedile di destra ed è già al 100%. Una grande. La sua esperienza è altissima, correre con lei è un onore prima di tutto”.
Non mancano poi le storie da Dakar. “Quest’anno, anche se come sempre mi occupo direttamente degli interventi meccanici sull’auto, ci appoggiamo al team SSP. Mi ero avvalso di loro nel 1995, quando correvo in moto. Ho ritrovato il figlio dell’allora responsabile sportivo e ho scoperto che sono cresciuti molto, un altissimo profilo. Una bella storia a trent’anni dall’ultima volta” ha concluso Carcheri.
Nella giornata di riposo di oggi Carcheri e Pons hanno svolto le operazioni di routine per controllare che tutti i particolari dell’Isuzu Vehicross siano al loro posto, pronti per riprendere domani con la tappa numero 6. La Dakar 2025 proseguirà per altre sette giornate, prima dell’arrrivo a Shubaytah il prossimo 17 gennaio.