Cronaca - 09 gennaio 2025, 17:27

Il venerdì nero dei trasporti, sciopero di 24 ore del Cub Trasporti di RFI

La protesta cade in un momento particolarmente delicato, con lavori infrastrutturali in corso su numerose tratte ferroviarie

Il venerdì nero dei trasporti, sciopero di 24 ore del Cub Trasporti di RFI

A partire dalle 21 di oggi, per 24 ore, i lavoratori della manutenzione ferroviaria aderenti al Cub Trasporti di RFI incroceranno le braccia. 

La protesta cade in un momento particolarmente delicato, con lavori infrastrutturali in corso su numerose tratte ferroviarie, tra cui quella cruciale del nodo di Genova. Non solo: anche i ferrovieri dei Cobas Lavoro Privato e del Coordinamento Ferrovieri saranno coinvolti, aumentando la possibilità di disagi per chi si sposta in treno. Non solo: anche i ferrovieri dei Cobas Lavoro Privato e del Coordinamento Ferrovieri saranno coinvolti, aumentando la possibilità di disagi per chi si sposta in treno. 

Il 2025 inizia quindi con un allarme che, tra domani e i giorni successivi, potrebbero trovarsi a fronteggiare una serie di disagi legati a scioperi proclamati da vari sindacati. Il primo venerdì del nuovo anno rischia di trasformarsi in una giornata complicata, con impatti significativi sui trasporti pubblici e sul settore scolastico. Un preludio di un mese che, secondo gli esperti, potrebbe essere caratterizzato da continue agitazioni in tutta Italia. 

Ma non è solo il trasporto ferroviario a essere sotto il riflettore: anche i mezzi pubblici locali subiranno interruzioni. I lavoratori aderenti al sindacato Confail Fasa, contrari all'accordo per il rinnovo del contratto raggiunto prima di Natale, incroceranno le braccia per 4 ore. Le modalità di fermo varieranno da città a città, ma l'effetto sarà lo stesso: autobus e tram bloccati, creando disagi nei centri urbani. 

Non solo trasporti. Anche il comparto scolastico, già provato da una lunga serie di problematiche, rischia di essere travolto dalle agitazioni. I dipendenti scolastici della Confederazione Sindacale Lavoratori Europei Autonomi (CSLEA) hanno proclamato uno sciopero per la stessa giornata del 10 gennaio. Al centro delle rivendicazioni, che spaziano dai salari alle competenze professionali, ci sono le condizioni di lavoro che, secondo il sindacato, non sono adeguate alle necessità del personale.

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