Entro quest'anno si tornerà ad andare in treno da Cuneo a Nizza. Il 1968 sarà finalmente l'anno giusto per il ripristino della ferrovia Cuneo-Ventimiglia-Nizza. L'opinione pubblica, dopo ventidue anni di delusioni, è oggi ancora scettica, le storielle e le barzellette sul tema della strada piemontese-ligure-francese, continuano a circolare, ma autorità e istituzioni nazionali e locali hanno ora la certezza che forse già per il prossimo Natale si potrà giungere in treno sino alla capitale della Costa Azzurra. Questa è la convinzione, che si basa comunque su dati di fatto consistenti, del sindaco di Cuneo, Tancredi Dotta Rosso, e del presidente dell'Ept Dino Andreis.
"Riteniamo che tra pochi mesi - sostengono i due - e forse già in primavera, tra aprile e maggio, potranno essere indetti gli appalti per i lavori di ricostruzione dei viadotti distrutti. I soldi, 5 miliardi messi a disposizione dal Governo italiano, ormai ci sono tutti. I francesi a loro volta hanno confermato lo stanziamento di 600 milioni di vecchi franchi (circa 750 milioni di lire) a titolo di contributo. La Commissione tecnica italo-francese che si è riunita il mese scorso a Mentone, presenti i prefetti di Cuneo, Imperia e Nizza, ha stabilito un accordo di massima che è stato raggiunto con reciproca soddisfazione".
Da voci ufficiose, pare che i ferrovieri francesi che presteranno servizio lungo la linea sul territorio vicino all'Italia saranno pagati dal nostro Paese, mentre a San Dalmazzo di Tenda verrà costruita una nuova stazione in sostituzione dell'edificio attualmente occupato dalle colonie estive francesi. L'Italia, poi, si assumerà anche l'eventuale deficit di gestione. Il posto di dogana sarà stabilito a Limone.
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