"Non è assolutamente conclusa, come ci vogliono far credere, la vicenda legale che ci vede impegnati con la Confinvest Srl a contrastare la iniqua decisione di aumenti sproporzionati e non adeguati delle bollette dell'acqua". Sono le parole del presidente provinciale di Confesercenti, Ino Bonello, che prosegue: "In questi giorni abbiamo depositato una formale richiesta di accesso agli atti all’ARERA (l'autority per il ciclo delle acqua) in merito al procedimento di approvazione del maxi aumento delle tariffe idriche di Rivieracqua".
In precedenza Confesercenti e Confinvest avevano impugnato al Tar Liguria tutti gli atti relativi all’aumento tariffario adottati dal Commissario Claudio Scajola, ma il tribunale aveva respinto il ricorso in questione poiché i provvedimenti del Commissario dovevano ritenersi meramente provvisori fino all’approvazione del maxi aumento da parte di ARERA. Dopo aver sollecitato ARERA ad esprimersi, la stessa autorità aveva informato Confesercenti e Confinvest, il 31 ottobre scorso, che il procedimento di approvazione era ancora in corso a quella data e che, pertanto, le tariffe applicate da Rivieracqua in forza delle decisioni del Commissario Scajola erano ancora del tutto provvisorie.
"Decorso oltre un mese – prosegue Bonello - da allora ed essendo ormai scaduto il termine previsto dalle norme per la conclusione del procedimento amministrativo di verifica degli atti del Commissario da parte di ARERA, ci siamo nuovamente rivolti all’Autorità per fare chiarezza con riferimento alla reiterata applicazione transitoria dei maxi aumenti tariffari in bolletta a carico di tutti i cittadini, i quali, ad oggi, si vedono recapitare esose bollette e, in caso di utenze non domestiche, sono spesso costretti a pagare quanto richiesto per evitare l’interruzione della fornitura, senza sapere neppure se tali tariffe siano corrette o meno".
“Sorprendono alcune dichiarazioni rilasciate in sedi istituzionali da alti funzionari pubblici che dovrebbero tutelare innanzitutto i cittadini – aggiunge Sergio Scibilia segretario provinciale – in merito alla mancanza di contenziosi da parte di Rivieracqua, procedendo con assoluta tranquillità nell' affidamento del servizio idrico alla nuova società privata. Confermiamo che il nostro ricorso al Tar non si è concluso con nulla di fatto ma rinviato tutto alle decisioni di Arera in merito alla legittimità degli aumenti deliberati. La cautela amministrativa - conclude - in alcuni casi è sempre consigliabile trattandosi di denari dei cittadini e di aziende pubbliche”.