Imperia potrebbe presto ospitare una sede decentrata dell'università di Genova.
Ci sarà, però, da battere l'agguerrita concorrenza di Savona. La richiesta di candidarsi, al sindaco del capoluogo rivierasco, Giovanni Parodi, arriva direttamente dalla voce dell'assessore Alessandro Scajola tramite una lettera aperta, già destinata a sollevare un intenso dibattito in città. Scajola sollecita di fatto l'amministrazione "a prendere una decisa posizione allo scopo di non correre il rischio di perdere l'occasione di un rilancio culturale della nostra città che se servirebbe a darci parziale compenso di tante difficoltà che si incontrano nel nostro sviluppo economico". Le facoltà, che potrebbero essere assegnate a Imperia, secondo Scajola. sono quelle di Lingue estere, Scienze turistiche, Economia e commercio, Medicina. "Tutti campi - sottolinea Scajola - per cui sono prevedibili possibilità occupazionali in loco".
"Come si prevedeva - conclude l'assessore - il problema dell'università sta diventando esplosivo, l'unico ateneo ligure è infatti assolutamente insufficiente a contenere l'eccezionale afflusso di studenti e nel centro accademico di Genova ci si sta ponendo seriamente il problema della creazione di un secondo polo. I genovesi puntano a far sì che la seconda università nasca anch'essa nel capoluogo di regione ma i savonesi hanno già da tempo avanzato la candidatura della loro città. Sono convinto che l'ubicazione più idonea e più centrale per il Ponente sia proprio la città di Imperia, unica sede capace a far sì che gli studenti, usufruendo dei collegamenti ferroviari o automobilistici, possano regolarmente frequentare le lezioni e tornare la sera a casa, con tutti i vantaggi di ordine morale ed economico facilmente intuibili: da Ventimiglia a Finale passando per Garessio, la popolazione residente interessata alla iniziativa, supererebbe il mezzo milione di unità".