Il colloquio, sereno e costruttivo, si è basato su una serie di reclami inviati in diversi modi, ai quali molte persone non hanno ricevuto risposte. A guidare il comitato Luca De Pasquale, noto anche per essersi candidato a Sindaco (candidatura poi decaduta).
Il comitato ha chiesto risposte sulla contestazione scritta, relativa alle bollette ed i conguagli ricevuti: “Siamo orientati verso un’azione legale collettiva – ha detto De Pasquale – che presenteremo al tribunale delle acque di Torino che ha competenza sulla Liguria. Il ricorso è basato sulla tariffazione unica e sulla retroattività, che noi consideriamo ingiustificata. Come abbiamo sempre affermato le modalità con cui è stata inserita la tariffa unica è totalmente sbagliata e non torneremo indietro. Si tratta di situazioni che non accadono nelle altre province della Liguria come invece avviene da noi”.
Molte le richieste degli utenti nel corso della riunione, durante la quale sono emerse le molte problematiche occorse. Ovviamente le lamentele maggiori sono arrivate per i conguagli richiesti e per gli aumenti a cui i cittadini devono rispondere.
All’incontro (a titolo personale) anche il Consigliere comunale del PD ad Imperia Ivan Bracco, che ha così commentato: “Siamo qui perché il problema Rivieracqua tocca tutti i cittadini e anche le fasce più deboli. Ad Imperia, come Partito Democratico abbiamo votato contro l’ingresso del privato nell’azienda. Questa è una follia voluta dal Commissario Ato mentre si poteva mantenere pubblica. Bastava l’impegno dei comuni che non c’è stato e la volontà politica. Ora noi regaliamo una società che produrrà degli utili enormi e con un aumento spaventoso delle bollette. Noi lotteremo fino alla fine affinchè questo non avvenga”.
Il rappresentante di Rivieracqua, Luca Bracco, ha evidenziato nel corso della riunione che gli utenti che hanno presentato un regolare reclamo e che non hanno ricevuto risposte entro 30 giorni, potranno ottenere (secondo la Legge) un rimborso di 30 euro.