Cronaca - 11 dicembre 2024, 11:08

Caso Maiolino, rinviata la decisione sul processo al sindaco Claudio Scajola

In tribunale a Imperia eccezione della sua legale Elisabetta Busuito

L'avvocato Busuito all'ingresso del Tribunale

L'avvocato Busuito all'ingresso del Tribunale

Eccezione procedurale: si saprà solo il 15 gennaio 2025 se il sindaco Claudio Scajola dovrà essere processato per favoreggiamento nei confronti del meccanico Maiolino

Elisabetta Busuito legale del primo cittadino del capoluogo e presidente della Provincia, ha, infatti sollevato stamattina nell’udienza che si è svolta in Tribunale (assente l’indagato) a Imperia una eccezione a proposito dell’esercizio dell’azione penale da parte del pubblico ministero. “Ho esposto la questione di nullità – ha dichiarato Elisabetta Busuito al termine dell’udienza - .  Nullità rispetto all'esercizio dell'azione penale da parte del pubblico ministero ora deciderà il giudice”. 

L’udienza predibattimentale, nuovo istituto introdotto dalla legge Cartabia,  si è svolta in camera di consiglio davanti alla giudice Eleonora Billeri, mentre la pubblica accusa era rappresentata dal pm Lorenzo Fornace. La denuncia era partita dall'ex comandante della polizia locale, Aldo Bergaminelli, al quale Scajola avrebbe ordinato di non effettuare un sopralluogo in un terreno non edificabile dove Maiolino aveva iniziato a costruire una nuova officina.  L'iniziale accusa di minacce, è stata poi derubricata in favoreggiamento.

Secondo la ricostruzione degli inquirenti Scajola avrebbe, appunto,  intimato a Bergaminelli, in una telefonata burrascosa registrata dal comandante e finita sul tavolo della procura, di ritirare la pattuglia di agenti durante un sopralluogo presso una costruzione che il meccanico imperiese stava realizzando a Caramagna con lo scopo di installarvi la sua attività con la motivazione che era in corso una sanatoria.  

Sulla vicenda si era espresso anche il Tar dando ragione all'imprenditore. L’officina di Maiolino si trovava dove sarebbe sorta la ciclabile a Oneglia, in viale Matteotti, per questo motivo l’Amministrazione aveva ‘caldeggiato’, lo spostamento dell’attività da parte dell’artigiano. 

 Claudio Scajola aveva affida ai social la sua difesa: "Ribadisco quanto ho già detto più volte, la mia azione è stata dettata semplicemente dall’empatia che ho provato di fronte alla vicenda umana, per molti aspetti drammatica, del signor Maiolino, che io tra l'altro non conosco di persona ma di cui mi sono stati raccontati alcuni aspetti che mi hanno colpito nell'animo. Tuttavia, mai ho oltrepassato i binari della legalità e mai ho posto in essere azioni di ostacolo alle iniziative giudiziarie intraprese nei suoi confronti, che infatti hanno avuto il loro regolare corso". 

"Non ho davvero alcun dubbio che sarà dimostrata l’assoluta correttezza del mio comportamento e che cadrà anche questa accusa, come già avvenuto per quella delle presunte minacce".

(Ha collaborato Sara Balestra) 

Diego David

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