La ruspa abbatte una parte di casupola, una sorta di box, all'interno del casello posto nel bel mezzo del cantiere della Ciclabile, sotto al Comune, e il proprietario, Giovanni Dominici, chiama i carabinieri.
Il caso del 'casello' sulla ciclabile, già approdato in procura e ne dovrà discutere anche il consiglio comunale, si arricchisce di una nuova puntata. Dichiara Dominici: "Ho chiamato i carabinieri perché ritengo che prima di procedere occorresse una valutazione da parte di un geometra per capire se si tratta o meno di una pertinenza della mia abitazione".
Prosegue, dunque, la 'guerra' dopo l'ingresso di mezzi e operai per il completamento del tratto di pista fino all'ex stazione di Porto Maurizio che secondo il sindaco Claudio Scajola, sarebbe dovuta avvenire entro l'autunno.
Gli addetti della ditta Manelli che sta realizzando l'opera, il mese scorso, scortati dai vigili urbani, presente l'assessore ai Lavori pubblici Gianfranco Gaggero e il Rup, l'ingegner Marco Marvaldi, avevano abbattuto una recinzione del casello lungo il tracciato della ciclabile non ancora completato.
Una ruspa, nell'occasione, aveva anche causato danni a un tubo dell'acqua (poi riparato ), ma la strada di collegamento da lungomare Vespucci è stata ostruita, sostituita da un camminamento, appunto di cantiere, in altre occasioni erano stati tranciati anche i fili del telefono.
Dominici, forte di un contratto d'affitto in scadenza al 31 dicembre 2028 con diritto di riscatto, ha presentato un esposto in procura ed è tutelato dal consulente, il commercialista Giustino Languasco e dall'avvocato Sandro Lombardi.