La città dà l'addio a Ligustro, al secolo Giovanni Berio, 91 anni, artista di fama mondiale grazie alle sue opere d'arte che si rifanno alla tecnica delle antiche incisioni giapponesi.
Pochi giorni dopo avrebbe dovuto ricevere il prestigioso riconoscimento istituzionale delle Eccellenze imperiesi. Ligustro ha vissuto due esistenze: la prima da perito chimico ed esperto di impianti oleari; la seconda - dopo un infarto - da pittore e incisore di rara bravura, ispirato dalla tecnica delle incisioni giapponesi per le quali, nella sua bottega alle spalle del porto di Oneglia, preparava e mischiava colori, polvere di perle e altri oggetti, riproducendo mondi lontani e immaginari ma anche la sua amata città, trasfigurata in un luogo fantastico, un po' orientale e un po' occidentale.
Berio è tutt'ora uno tra gli artisti liguri più conosciuti al mondo. Negli anni le sue opere sono state esposte a Bruxelles, Genova, Roma, Bayreuth in Germania. Aveva iniziato a dipingere dedicandosi al figurativo e al paesaggio, svoltando decisamente sull'incisione nei primi anni Ottanta.
Con le sue stampe, i suoi surimono, e-goyomi, hashira-e, gli ex libris, haiku e kaimei, ha anche contribuito a rafforzare i legami artistici e culturali tra Italia e Giappone. Ligustro è considerato da critici ed esperti come uno tra i più grandi maestri della xilografia policroma giapponese.