Attualità - 10 dicembre 2024, 18:12

La "Survey Fugro" nell'Imperiese per la mappatura delle praterie sottomarine di Posidonia oceanica

È una nave dotata di tecnologie moderne che le permettono di eseguire ricerche marine avanzate

La "Survey Fugro" nell'Imperiese per la mappatura delle praterie sottomarine di Posidonia oceanica

La nave "Survey Fugro", con una lunghezza di 42 metri, ha attirato l'attenzione di molti curiosi mentre transitava nelle acque al largo delle coste imperiesi, impegnata in un’importante attività di ricerca scientifica. 

L'imbarcazione, altamente specializzata, è dotata di tecnologie moderne che le permettono di eseguire ricerche marine avanzate, in particolare sulla mappatura delle praterie sottomarine di Posidonia oceanica e Cymodocea nodosa. 

Queste due specie di fanerogame marine sono di fondamentale importanza per la salute degli ecosistemi marini, in quanto giocano un ruolo cruciale nella protezione delle coste, nella biodiversità marina e nell'assorbimento di carbonio, contribuendo a mitigare i cambiamenti climatici.

L’attività svolta dalla "Survey Fugro" rientrava nell’ambito del progetto "PNRR MER" (Marine Ecosystem Restoration), un'iniziativa del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) che si concentra sul restauro degli ecosistemi marini danneggiati. Il progetto è parte di un impegno più ampio volto alla protezione e al recupero delle risorse naturali italiane, con un focus particolare sulla conservazione degli habitat marini. La ricerca condotta dalla nave consente di raccogliere dati fondamentali per la gestione e la protezione di questi ecosistemi vulnerabili, in particolare nella regione del Mar Ligure.

La "Survey Fugro" è equipaggiata con una serie di strumenti all'avanguardia per condurre le sue indagini. Oltre ai sistemi di rilevamento avanzati, la nave utilizza un SeaCat, un veicolo autonomo sottomarino che viene sganciato per esplorare zone più difficili da raggiungere e per raccogliere dati direttamente dal fondale marino. Inoltre, il sistema di rilevamento lidar bathimetry, che sfrutta sensori ad alta risoluzione, consente di ottenere mappe dettagliate della topografia e della batimetria del fondo marino, permettendo agli scienziati di monitorare con precisione le condizioni dell’habitat marino e delle praterie di Posidonia e Cymodocea. Questo tipo di tecnologia è fondamentale per ottenere informazioni precise su profondità, morfologia del fondale e le variazioni nel tempo, tutte informazioni cruciali per la gestione degli habitat marini.

La nave effettua indagini geofisiche che contribuiscono alla comprensione della struttura geologica del fondo marino, analizzando la composizione e la stratigrafia. Questo tipo di ricerca è essenziale per valutare la salute a lungo termine degli ecosistemi e per guidare le strategie di intervento per il loro restauro. La raccolta e l'analisi di questi dati possono fornire indicazioni cruciali per migliorare la gestione delle risorse marine e contribuire a preservare la biodiversità.

In generale, l'attività della "Survey Fugro" contribuisce non solo alla conoscenza scientifica, ma anche alla progettazione di politiche di conservazione e ripristino ecologico, in un periodo in cui la protezione degli ecosistemi marini è più urgente che mai. Il progetto "PNRR MER" rappresenta, infatti, un passo importante verso il recupero degli ambienti marini, unendo la scienza, la tecnologia e la sostenibilità per affrontare le sfide ambientali del futuro.
 

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