Il caso di Giovanni Toti, governatore della Liguria, sta per giungere a una svolta decisiva. Dopo il parere favorevole dell’Ufficio per l’esecuzione delle pene (Uepe) e della procura, il giudice Matteo Buffoni dovrà prendere l'ultima decisione il 18 dicembre prossimo. Se confermerà l'accordo di patteggiamento, Toti dovrà scontare una pena di due anni e tre mesi attraverso lavori di pubblica utilità.
La sua proposta alternativa prevede l'inserimento in un programma di lavori socialmente utili presso la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori (LILT) di Genova. Questa soluzione è stata presentata dal suo legale, Stefano Savi, dopo che una prima proposta – che prevedeva il lavoro al Parco di Montemarcello-Vara-Magra – era stata respinta dal Tribunale. La motivazione del rifiuto è legata al fatto che Toti, in qualità di governatore, aveva nominato il presidente del Parco, rendendo quella proposta incompatibile con le richieste del giudice. Inoltre, il Tribunale aveva specificato che i lavori socialmente utili non dovessero essere solo intellettuali, ma anche manuali, per garantire il giusto tipo di coinvolgimento.
Toti è accusato di corruzione in relazione all'esercizio della sua funzione e di finanziamento illecito ai partiti. L'accordo raggiunto con i pubblici ministeri Federico Manotti e Luca Monteverde prevede, come detto, una pena di due anni e tre mesi, da scontare tramite 1.620 ore di lavori di pubblica utilità. Oltre a Toti, altre due persone coinvolte nell'inchiesta hanno concordato le loro pene: Aldo Spinelli, imprenditore, ha accettato tre anni e tre mesi, mentre Paolo Signorini, ex presidente dei porti di Genova e Savona, ha raggiunto un accordo per tre anni e sei mesi.
Il 18 dicembre, quindi, si terrà l'udienza decisiva che potrebbe mettere fine al filone principale dell'inchiesta, che ha sconvolto le istituzioni liguri dal suo avvio lo scorso maggio. Le indagini sul cosiddetto "filone bis", riguardanti corruzione e presunti casi di voto di scambio, sono attese per i primi mesi del 2025.
Nel caso in cui il giudice confermi la condanna, Toti sarà coinvolto in mansioni nell'ufficio stampa della LILT, organizzazione che si occupa del supporto ai malati oncologici, e con cui collabora anche l'ospedale San Martino. Le mansioni assegnate saranno in linea con le sue competenze professionali, coinvolgendo il contatto con il pubblico e la gestione delle comunicazioni.