Una famiglia, una grande passione per i bovini, i cavalli. Se il padre Silvio Spalla, dopo aver iniziato nel ’91 con una decina di cavalli, attualmente si occupa dei bovini da carne di razza piemontese, i figli Enrico dal 2016 e Francesca dal 2019 diventati maggiorenni hanno ampliato la “scuderia” fino a 160 cavalli di razza bardigiana, la mandria più numerosa in Liguria, così salvata dal rischio estinzione e quotidianamente difesa dai lupi.
Padre e figli fondatori dell’azienda “Cà degli Ormei” nella frazione Torria, comune di Chiusanico. Enrico ha la sua “dotazione” equina di un centinaio di esemplari, Francesca, invece, si occupa della sua sessantina e ognuno dei due ha la propria area montana di pascolo nella bella stagione.
Se dall’autunno e fino alla primavera successiva i cavalli sono a Torria, nel mese di maggio si può assistere all’affascinante e suggestivo rito della transumanza, dalla stalla fino alla località “Le salse”.
“Partiamo nel mese di maggio alle 7 de mattino per un viaggio sulle Alpi liguri – racconta Francesca – Il tragitto con i cavalli tocca Colle San Bartolomeo, Bosco di Rezzo, Passo della Mezzaluna, Pian Latte dove facciamo una sosta mentre il giorno dopo passiamo per il Passo del Garezzo, Piaggia, Valcona e finalmente le Salse: due giorni di cammino e con una notte passata in tenda”.
Un’esperienza “normale” per gli allevatori del passato che i due fratelli rinnovano ogni anno per due volte. “Verso fine novembre o nei primi giorni di dicembre facciamo il percorso inverso – continua ancora Francesca – La scelta della data dipende dalle condizioni meteo e dalla scadenza dei permessi di pascolo però il ritorno a casa di solito impieghiamo solo un giorno, considerata la stagione, una volta lo abbiamo fatto con la neve”.
Ma la transumanza coinvolge soltanto i cavalli adulti. “Le cavalle con i piccoli sotto i sei mesi di età le lasciamo a casa – precisa – Non portiamo i puledri, è troppo pericoloso, ne abbiamo avuto ben venti sbranati dai lupi alle Salse, quelle bestie non hanno paura di arrivare vicino alle case abitate”.