Imperia Città - 20 novembre 2024, 07:45

Un occhio al cielo. Le previsioni meteo a cura di Stefano Sciandra

Fase fredda e nevosa (soprattutto sulla Valle d'Aosta) piuttosto veloce. Attenzione al vento che sarà il vero protagonista. Calo termico sino a domenica, poi incertezza. Ancora un passaggio cui seguirà l'ennesima rimonta anticiclonica?

Un occhio al cielo. Le previsioni meteo a cura di Stefano Sciandra

Giorni e giorni di titoloni. Sembrava che arrivasse la nevicata del '56. Neve in pianura a novembre, che poi non sarebbe nemmeno una novità se il clima fosse quello di un tempo, freddo polare e orsi a spasso nella pianura padana. 

Avevo invitato a mantenere un profilo molto basso anche se alla fine qualcosa arriverà. Nella ridda dei vari modelli che nel web gli analisti si sono affannati ad illustrare per dar corpo a quello che alcuni centri di calcolo andavano sostenendo, ancora una volta esce vittorioso il modello GFS americano

(La fase nevosa - modello americano GFS - nel complesso veloce ed effimera,  nel momento nel pomeriggio di domani. Le precipitazioni più interessanti soprattutto sulla Valle d'Aosta)

L'elaborato di oltreoceano è stato l'unico a inquadrare poi correttamente la situazione. Lo spazio di una grande nevicata è durato un amen, riducendo già da giorni la portata di questo passaggio. 

Tradotto in soldoni, a vedere veramente la neve sarà soltanto la Valle d'Aosta e alcune vallate del Piemonte. L'angolo nord occidentale riceverà un discreto quantitativo di dama bianca articolata tra giovedì e venerdì mattina. 

In pianura vi sarà un contesto disordinato ma prevalentemente di pioggia con qualche fiocco svolazzante vedasi Torinese, Milanese, con il Cuneese addirittura per quanto concerne la pianura in ombra pluviometrica. 

La retromarcia degli analisti è stata condotta con la consueta metodologia: manca il favonio, manca la tramontana, il cuscinetto freddo che va a costituirsi è troppo esile.... ! Come ribadisco sempre le carte che propongono scenari invernali vanno sempre considerate con grande scetticismo perché poi si fanno solo figuracce. Certo è ancora prematuro perché ancora dobbiamo vedere cosa si verificherà nelle prossime 48 ore, ma un occhio in avanti lo butto..
 

Dopo qualche giorno di freddo, si intravedono quello che avevo già anticipato nel bollettino del fine settimana scorso. Ovvero l'arrivo di correnti decisamente più miti che potrebbero addirittura causare un rialzo termico in doppia cifra sulle medie del periodo. Ecco perché continuo a sostenere che mancano le svolte stagionali. 

Mi spiego in modo molto semplice, lo zero termico tornerebbe a schizzare oltre i 3000 metri. Gli episodi nevosi/freddi, come puntualmente sostengo, sono fini a se stessi. Certo a Plateau Rosa si scia, ma se a quote medie, anche in Val d'Aosta, poi piove a 1500 metri a inizio dicembre, la situazione si spiega da sola. Nel pomeriggio è spuntata nella modellistica una nuova instabilità verso fine mese ma ovviamente da prendere anche questa con le pinze. 

Per quanto riguarda l'Imperiese, ma un po' tutto lo Stivale (alto/medio Tirreno, centro e anche Sud) l'unico vero problema sarà il vento. Ci attendono giornate dominate dal libeccio impetuoso. Raffiche molto forti sui capi negli sbocchi vallivi, ma soprattutto in mare sull'intero arco regionale. Per il resto avremo un clima variabile con possibili precipitazioni tra domani sera e dopodomani, qualche rovescio più consistente per il Levante Ligure. 

Temperature in evidente calo da domani sino a domenica. Dopo, eventuale nuovo passaggio perturbato, ritengo più probabile, come sopra anticipato, una risalita anticiclonica ovvero il consueto l'intervento di sbarramento nel passaggio tra autunno e inverno  e costante mantenimento di un limbo meteorologico dai connotati anomali, non da adesso, ma da anni.

Stefano Sciandra

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