Cronaca - 17 novembre 2024, 07:21

Incidenti mortali, le strade dell'entroterra imperiese le più pericolose in Liguria

I valori più elevati di mortalità si registrano a Ponente secondo il rapporto Istat. L’A10 è l’autostrada con il maggior numero di incidenti

Incidenti mortali, le strade dell'entroterra imperiese le più pericolose in Liguria

Ci sono due strade dell’entroterra imperiese, la Strada Statale 453 della Valle Arroscia e la Statale 20 del Colle di Tenda tra quelle in cui nel 2023 si sono registrati i valori più elevati di mortalità in Liguria. L’A10 è l’autostrada con il maggior numero di incidenti (248, con 2 vittime), seguita dall’A12 (156 incidenti e 2 vittime). 

È quanto emerge dal report annuale dell’Istat  2023 con focus sulle singole regioni. In totale sul territorio regionale si sono verificati 7.530 incidenti stradali, che hanno causato la morte di 55 persone e il ferimento di altre 9.194. Ancora in evidenza le criticità dell’Aurelia (SS1), che percorre la costa e lungo la quale si registra il maggior numero di incidenti: 229 (con 8 decessi e 283 feriti). Il maggior numero di incidenti con feriti è avvenuto nel periodo estivo: tra maggio e settembre. L’82,5% degli incidenti ha avuto luogo tra le 8.00 e le 21.00, ma l’indice di mortalità raggiunge i valori più elevati nella fascia oraria tra le 3.00 e le 4.00 del mattino.  

Rispetto al 2022 diminuiscono il numero degli incidenti (-4,2%), i feriti (-4,4%) e – in misura simile a quanto registrato a livello nazionale – le vittime (-3,5%). Rispetto al 2022 l’indice di mortalità cresce nelle province di Savona e La Spezia mentre diminuisce a Genova e Imperia. Nello specifico in provincia di Imperia nel 2023 si sono verificati 986 incidenti, con 13 morti e 1216 feriti. Nel 2022 i gli incidenti erano stati 908, i morti 15 e i feriti 1.101. 

 Rispetto all’anno precedente i sinistri aumentano sensibilmente sulle autostrade (+11,4%) mentre diminuiscono sulle strade urbane (-5,8%) e, in misura più contenuta, sulle altre strade (-1%). Gli incidenti più gravi avvengono sulle strade extraurbane (2,9 decessi ogni 100 incidenti). Sulle strade urbane il 13,8% dei sinistri stradali si verifica nei pressi di un incrocio, percentuale che scende al 4,3% sulle strade extraurbane. In ambito urbano gli incidenti che avvengono lungo un rettilineo rappresentano il 50,6% del totale, seguono quelli che si verificano nei pressi di una intersezione (17%), di una curva (12,9%) e di una rotatoria (3,7%). Per le strade extraurbane il 51,4% degli incidenti si verifica lungo un rettilineo, il 34,4% in curva e il 3,4% nei pressi di un’intersezione.

Aumenta l’incidenza degli utenti vulnerabili per età morti in incidente stradale, attestandosi su un valore largamente superiore alla media Italia (60% contro 47,6%). In particolare risultano in aumento gli incidenti di anziani, mentre tra i giovani della fascia 15-24 anni sono in calo.

In Liguria è aumentata l’incidenza di pedoni deceduti da 16,7% a 21,8% (nel resto del Paese l’aumento è stato da 15,1% a 16%) e di conducenti e passeggeri di velocipedi. 

Dal punto di vista dei costi sociali, nel 2023 il costo dell’incidentalità stradale con lesioni alle persone è stimato in oltre 17,7 miliardi di euro per l’intero territorio nazionale (300 euro pro capite) e in circa 608,7 milioni di euro (404 euro pro capite) per la Liguria; la regione incide per il 3,4% sul totale nazionale.

Diego David

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