Il messaggio è apparentemente innocuo: "Salve, posso parlarti un attimo?" e sono tanti gli imperiesi che lo hanno ricevuto nel contesto della popolare applicazione di messaggistica istantanea da almeno una decina di giorni.
E’ una nuova modalità di truffa on line escogitata dai delinquenti 2.0. Il primo campanello d'allarme? I numeri da cui arriva: si segnalano, infatti, vari prefissi esteri, come il +984. In ogni caso, spesso questi numeri hanno un "+1" davanti.
Ma a cosa puntano i malintenzionati con un semplice messaggio di questo tipo? Spesso si tratta di tecniche malevole di social engineering (ingegneria sociale), che fanno leva sulle emozioni e sul senso di urgenza per cercare di carpire dati sensibili.
In un contesto simile, si tenta di iniziare una conversazione con l'ignara vittima "giocando" sul fatto che questa non conosce chi c'è dall'altra parte (e potrebbe pensare che si tratti di qualcuno che effettivamente conosce ma che non ha in rubrica).
Ma bisogna stare in guardia. Come consiglia la polizia postale “è importante non rispondere, evitando soprattutto di chiamare questi numeri o di fornire codici. Quel che si può fare nel contesto di WhatsApp è bloccare il numero coinvolto e acconsentire all'invio di una segnalazione a Meta come messaggio spam. Questo tipo di segnalazione contribuisce a impedire che la truffa si diffonda ulteriormente mediante quel numero”. Dunque è bene fare attenzione ai messaggi che si ricevono anche via WhatsApp, valutando con calma e senso critico il contenuto".