“Ora non posso confermare, vedremo… ”. Con queste parole l’imprenditore emiliano di Arcus Immobiliare Pino Ruggieri risponde in merito al suo interessamento all’acquisto del pacchetto di maggioranza dell’Imperia calcio. L’ex numero uno di Sanremese e Spezia, non si nasconde e a proposito del suo incontro a Palazzo civico conferma: “Sono andato a trovare Claudio (Scajola ndr) era tanto tempo che non ci vedevamo nonostante mi trovi spesso a frequentare la zona di Sanremo e Ventimiglia”.
Avete parlato di investimenti in città?
"Vedremo se ci saranno opportunità..."
Il porto turistico?
"Nulla di specifico, per ora"
E il calcio è spuntato nei vostri discorsi?
"Alla fine si è parlato anche di calcio, un argomento per trattare del quale non mi tiro mai indietro"
Quindi conferma di essere interessato all’Imperia?
"Non credo che farei un dispetto alla Sanremese di cui sono stato presidente se prendessi la squadra neroazzurra. A Sanremo, ricordo ci capitai, quasi per scherzo e vincemmo. Mi telefonò Berlusconi per dirmi che lo aveva chiamato l’assessore Bissolotti per chiedergli se conosceva qualcuno che potesse fare qualcosa per la squadra matuziana. Acquistare l’Imperia è una questione di opportunità. Ci deve essere una organizzazione, bastano 2-3 dirigenti e li avrei disponibili, uomini di calcio che mi seguirebbero e, naturalmente, risorse economiche adeguate. Le sfide non mi fanno paura. L’Imperia ora è in Quarta serie, direi che la piazza merita di più. Ma non mi muovo finché non ho certezze assolute sotto tutti i punti di vista".
Ha già preso contatto con gli attuali dirigenti?
"Acquistare una società di calcio è un impegno verso l’Amministrazione civica, il territorio, la città e i tifosi. Se decidessi prima avviserei il sindaco e poi chiamerei la proprietà, il presidente, i soci, così semplicemente. Sono abituato a muovermi così nelle trattative. Posso farle una domanda io?
Dica ...
"C’è un’area a Imperia dove si potrebbe costruire uno stadio capace di almeno 10-12 mila posti?"
Potrei azzardarle l’ex Italcementi…
“L’ideale –conclude Ruggieri - sarebbe uno da sedicimila, omologabile Uefa. Purtroppo nell’area dove sorge quello attuale non c’è alcuna possibilità”.