Processo Dellerba-Speranza per le presunte tangenti, l'imprenditore e l'ex sindaco di Aurigo patteggiano.
Durante l'udienza che si è svolta questa mattina davanti al Gup Massimiliano Botti, Vincenzo Speranza ha patteggiato due anni e sei mesi, Luigino Dellerba due anni, che sconteranno sconteranno facendo lavori socialmente utili: uno alla Croce Bianca e l'altro in una casa di riposo. A entrambi sono state concesse le attenuanti generiche.
Concordato il patteggiamento anche per Gaetano Speranza, a due anni, pena sospesa, come per il geometra del Comune di Imperia Marino Masi.
Infine Enzo Macrì e Piero Aldo Aicardi hanno scelto il rito abbreviato, Fabrizio Rosa il rito ordinario. Gli altri indagati avevano già concordato nella scorsa udienza il patteggiamento.
Vincenzo e Gaetano Speranza, di 59 e 57 anni, difesi dagli avvocati Roberto Trevia e Roberto Moroni, e Luigino Dellerba (64), difeso dagli avvocati Carlo Fossati e Simona Costantini sono indagati per diverse ipotesi di reato che vanno dalla corruzione alla turbativa d’asta.
Sono in totale dieci gli indagati per il filone principale, insieme ai fratelli Speranza e a Dellerba, gli imprenditori Maurizio Barla, 48 anni di Diano Marina, Giovanni Manfredi, 61 di Pieve di Teco, Piero Aldo Aicardi, 61 di Chiusavecchia. Sono sospettati di turbativa d’asta e rivelazione di segreti d’ufficio, di aver, cioè, svelato i nomi delle ditte avversarie iscritte ai bandi con procedura negoziata e le rispettive offerte, sono Pier Carlo Gandolfo, 53 anni, dipendente della Provincia e già vicesindaco ad Aurigo, il geometra Agostino Gandalino che lavorava per lo stesso Comune, e Roberto Barla, dipendente della Provincia.
La tranche d’indagine coinvolge infine il tecnico del Comune di Imperia Marino Masi, 58 anni, che avrebbe consentito alla Edilcantieri di "gonfiare" una parcella per lavori al cimitero di Oneglia in cambio di ritocchi (gratuiti) alla sua villa ai Gorleri.
Sono quattro, invece, gli indagati per la presunta gara d’appalto truccata per la ristrutturazione dell’area manifestazioni di Castelvittorio, il comune dell’entroterra imperiese. Si tratta dei fratelli Speranza, dell’imprenditore imperiese Enzo Macrì della Edilmac Costruzioni e Fabrizio Rosa, responsabile dell’ufficio tecnico del comune. Le ipotesi di reato sono turbativa d’asta e rivelazione di segreti d’ufficio.
Il prossimo 10 gennaio la sentenza.