Niente da fare. La situazione meteorologica non muta e si prosegue ad allerte intervallate da brevi pause.
Dopo il blando passaggio del flusso perturbato a nord delle Alpi che negli ultimi giorni ha prodotto, soprattutto qui in Liguria, maccaja, sgocciolii e tassi di umidità elevati, dovremo fare i conti con una vasta saccatura, assolutamente da monitorare, che da mercoledì porterà forte maltempo sulla Liguria e che proseguirà sino al fine settimana per poi andare a interessare il Meridione da tempo immemore assetato e alle prese con una siccità devastante (nel fine settimana valori sempre sui soliti 30°) ma che probabilmente sarà investito da un altro estremo, quello delle piogge esagerate (il modello GFS piazza addirittura 600 mm stima folle, in pratica le piogge di un anno). Cerchiamo diprocedere per gradi.
La situazione vista dal modello americano GFS nella prima mattinata di domani
Nel fine settimana scorso, abbiamo registrato lo zero termico a 4000 m, limite assurdo al 14 ottobre, ma d'altronde ormai in estate si superano abbondantemente i 5000 m, un dato che ovviamente conferma come in quota le cose vadano sempre peggio. Oggi avremo una giornata di stasi ma dalla serata il peggioramento, in arrivo da Ovest sarà netto. Il parziale blocco dell' anticiclone, collocato sull'Est Europa, favorirà fenomeni stazionari in grado di produrre criticità alluvionali.
La prosecuzione del maltempo nella giornata di domani secondo il modello americano GFS
Nel momento in cui scrivo (lunedì sera) persistono differenze, anche marcate, a livello modellistico. Il transito della saccatura avverrà a più riprese. Il primo affondo, domani, interesserà già la nostra regione e la nostra provincia, poi, dopodomani, si replica con una traiettoria analoga che coinvolgerà le stesse aree territoriali. Il nodo da sciogliere riguarda ii quantitativi pluviometrici che saranno comunque importanti. Il modello ICON è quello che maggiormente preoccupa per la Liguria centro occidentale. La stima, 300 mm, soprattutto tra il Ponente (a partire dal comprensorio ingauno) sino al genovesato prefigurerebbe un'allerta elevabile ad arancione/rosso. Il modello ECMVF diminuisce la portata delle piogge mantenendo comunque quantitativi di rilievo.
Tra gli scenari modellistici anche quello più preoccupante proposto da ICON
Il modello americano GFS, forse si colloca in una media res, inquadrando maltempo forte ma meno alluvionale. La chiave di lettura, come sempre, sarà il posizionamento del minimo depressionario dal quale dipenderà l'intera fenomenologia. In attesa delle decisioni ufficiali da parte dell'Arpal Regionale, ritengo aperti tutti gli scenari e tutti i gradi di allerta. Provando a sbilanciarmi in avvio un' allerta gialla sull'Imperiese, colore superiore andando verso savonese e genovesato. Si tratta di un'indicazione di massima, assolutamente rivedibile e rimodulabile Stante la durata di questa nuova fase di maltempo che sarà in ogni caso impegnativa.
Mi riservo di aggiornare il quadro ancora nella giornata odierna, alla luce delle ultime emissioni modellistiche e delle disposizioni impartite dagli Organi preposti. Per le temperature, infine, non vi saranno clamorose variazioni. Resta il fatto che le stesse giocano un ruolo come sempre predominante su quanto continua ad accadere e su quanto accumulato da mare nostrum e oceani. Per il Sud Italia, Infine, l'auspicio è che quanto contemplato dal modello d'oltreoceano, soprattutto per la Calabria, sia ridimensionato altrimenti la situazione sarebbe drammatica