Dopo il martedì di allerta, nuova fase da monitorare sul piano meteorologico. Adesso è l'ex uragano Kirk a prendersi la scena e sull'Europa occidentale si accende il semaforo rosso. La nuova depressione differisce dalle precedenti proprio perché in realtà si tratta di quanto rimasto di questo uragano originatosi a fine settembre a circa 800 km da Capo Verde e classificato, alla fine di settembre, come tempesta tropicale. La struttura è ormai depotenziata, tuttavia ci saranno effetti, per un paio di giorni, sul vecchio continente, in particolare sulla Francia (Parigino) come si evince dal modello americano GFS (carta qui sotto)
Piogge alluvionali e venti a oltre 100 km/h saranno sotto osservazione nella capitale transalpina. Successivamente il tutto si sposterà verso Belgio e Germania, ma la coda di questa struttura interesserà anche l'Italia dove si potranno attivare nubifragi ma soprattutto venti molto forti, per altro già presenti sulla nostra regione, con raffiche che potranno assestarsi intorno ai 70 km orari con una ventilazione importante di libeccio da sud-ovest. In attesa delle nuove valutazioni da parte degli organi ufficiali per quanto riguarda gli stati di allerta, ricordiamo che dalle ore 15 scatterà una nuova allerta gialla sulla Liguria. Dalla serata e nel passaggio su domani arriveranno anche precipitazioni muovendosi da ovest verso est. Da monitorare soprattutto il centro levante della Regione, anche alla luce dell'evento appena conclusosi. Come già anticipato ieri sera nell'ultimo aggiornamento, non escludo una rivalutazione (a salire) dello stato di allerta sulle suddette zone considerando tutti i fattori compreso l'intenso passaggio perturbato da poco conclusosi. Riassumendo: intensificazione della ventilazione da sud-ovest sino a forte (specialmente al largo sul mar Ligure) sull'intera regione. Precipitazioni possibili dalla serata a cominciare dall'Imperiese in estensione notturna con esaurimento nella prima mattinata di domani per poi traslare su centro e levante. Contesto termico mite con temperature in risalita, sia le minime sia le massime, nella giornata di domani. Un'ultima considerazione: vista la tipologia di questo fenomeno che coinvolge un ex uragano capace di traiettorie molto basse già a fine ottobre, sarà interessante studiare la possibilità dell'arrivo di altre tempeste similari entro Natale. Ovviamente sarà da monitorare l'abbassamento del fronte polare, autentico metronomo di questa evoluzione, nel prossimo lungo termine.
(La situazione intorno a mezzanotte secondo il modello americano GFS)
(L'evoluzione della nuova depressione nella mattinata di domani)
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