Calcio - 09 ottobre 2024, 07:50

Primo Salvi: “Imperia e Nizza un gemellaggio sportivo sempre vivo ma da rinsaldare”

Dopo lo striscione rossoneroazzurro che ha fatto il giro del mondo, parla il dirigente calcistico che ha presieduto i due club

Primo Salvi: “Imperia e Nizza un gemellaggio sportivo sempre vivo ma da rinsaldare”

“Quella tra l’Imperia e OGC Nizza è una amicizia che dura da trent’anni, non solo sugli spalti ma anche tra le rispettive società e che ho potuto toccare con mano nelle mie esperienze su entrambe le sponde”. A dirlo è Primo Salvi, il giornalista genovese, diventato dirigente sportivo, che è stato presidente del Nizza di Franco Sensi alla fine degli anni Novanta, per rivestire, poi, il ruolo di amministratore unico dell’Imperia negli ultimi mesi del 2000, nel corso dello  sfortunato campionato (l’ultimo tra i professionisti) dell’Imperia in serie C2 e che, quindi, può essere definito, a buon diritto, come una sorta di liason vivente tra i due club. 

Lo striscione che sancisce questo legame che va oltre il fatto sportivo  è stato immortalato e trasmesso in mondovisione domenica sera in occasione del match interno di Ligue 1 tra i rossoneri e il Paris Saint Germain, disputato all’Allianz Riviera e terminato 1-1.  A incarnare il legame tra i due club è senz’altro, dunque,  Salvi, che all’anagrafe fa Salvatore Primicerio. Dopo aver lasciato il giornalismo (era inviato di Tuttosport) nel 1997 ha lavorato, appunto, nella Roma di Sensi poi "dirottato" al Nizza quando l’imprenditore romano acquistò il club francese, è stato, poi, anche consulente della federazione calcistica statunitense. Nel 2004 al Portsmouth per tre anni e per sei mesi, nel 2007  ha lavorato al Leicester ed è stato l’uomo di fiducia allo Sheffield United del miliardario serbo-americano Milan Mandaric. L’ultima sua esperienza calcistica è stata al Bologna appena acquistato dal canadese Saputo.  

Nella mente di Salvi, si affastellano i ricordi, come l’amichevole tra neroazzurri e rossoneri disputata a Nizza nel  dicembre del 1998, durante la sosta natalizia o “i colloqui che ebbi con tutti i giocatori, tra i quali anche l’attuale direttore generale della Juventus Cristiano Giuntoli o con Michele Sbravati che lo ha raggiunto a Torino, nella sede di piazza d’Armi prima di assumere l’incarico di amministratore unico dell’Imperia”. 

Cosa si potrebbe fare ora per rinsaldare questo rapporto?La proprietà del Nizza ora è inglese, quindi, difficile da raggiungere, ma visti anche gli ottimi rapporti transfrontalieri che intercorrono tra il sindaco di Imperia Claudio Scajola suggellati da un interessante convegno, c’è da tenere presente che le società calcistiche professionistiche francesi hanno, per legge, una partecipazione pubblica del 30 per cento a garanzia della buona gestione e del valore sociale dei settori giovanili. Quindi, non è impossibile raggiungere la società attraverso, appunto,  il presidente ‘pubblico’ del club”. 

Quali vantaggi potrebbero derivarne?Atteso che l’ Imperia meriterebbe altri palcoscenici, almeno disputare la Lega Pro, non si chiede di più e i soldi ci sarebbero, sicuramente potrebbero essere molteplici, come per esempio lo scambio di giocatori o amichevoli prestigiose, se disputate su un campo in erba ben tenuto come da tradizione imperiese”. 

Diego David

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