Il caso di Giovanni Toti e della maxi-inchiesta di Genova si sta evolvendo verso uno scenario in cui, con ogni probabilità, non ci sarà un processo pubblico. Toti, che ha già richiesto il patteggiamento, ha influenzato anche altri indagati, spingendoli a considerare la stessa scelta per evitare un dibattimento complesso e costoso.
L'attesa per il voto del 27 e 28 ottobre è cruciale, poiché il tribunale potrebbe ratificare i patteggiamenti richiesti, inclusi quelli di Toti e di altri figure coinvolte. Questo sviluppo potrebbe generare un effetto domino, portando gli altri indagati a seguire la stessa strada.
Tuttavia, la situazione di Matteo Cozzani è più complicata, poiché è coinvolto in un’indagine separata a La Spezia e deve decidere come procedere. Anche Mauro Vianello, un altro indagato, sta valutando il da farsi in base all'evoluzione del caso di Signorini.
In sintesi, le decisioni dei vari indagati, influenzate dalla scelta di Toti, stanno plasmando un quadro che potrebbe evitare un processo, ma resta da vedere come si sviluppa questa partita di scacchi legale.