Attualità - 04 ottobre 2024, 12:08

Rivieracqua entra a gamba tesa e bussa al Consorzio irriguo di San Lorenzo per acquisire tutte le strutture e il personale (foto)

Provvedimento deciso sulla base del decreto emanato dal commissario dell'Ato idrico Claudio Scajola

"Un esproprio senza indennizzo".  Quanto afferma Giovanni Battista Martini, presidente del Consorzio irriguo di San Lorenzo al Mare che comprende anche Cipressa e Costarainera, appare come un assurdo giuridico. Ma per i 500 soci privati e abitanti nei tre comuni, è un problema affrontato già questa mattina quando Rivieracqua si è presentato nella sede del Consorzio per acquisire tutte le strutture e il personale sulla base del decreto emanato dal commissario dell'Ato idrico Claudio Scajola

Ma gli operatori che si sono presentati hanno trovato i cancelli sbarrati e non hanno neppure avuto la possibilità di entrare. “Iniziamo subito le procedure per impugnare quel decreto nelle sedi competenti – la ferma difesa al cancello dell’avvocato Claudio Pesce che  difende il Consorzio – È inaccettabile entrare in casa d’altri senza titoli e indennizzi”. 

Ma il presidente del Consorzio aveva già espresso già prima la sua decisa contrarietà. “Non esistono atti legittimati a questo esproprio – affermava MartiniAbbiano 500 soci proprietari degli impianti e credo non sia normale pretendere di entrare e acquisire una proprietà privata senza titoli e senza indennizzo”. Il presidente Martini è l’erede del padre Maurizio che, nel 1928, aveva fondato il Consorzio tuttora attivo e funzionante, tuttora con un enorme credito da riscuotere

Da Rivieracqua non riceviamo il dovuto per il servizio idrico fornito dal Consorzio dal 2016 – spiega ancora Martini Noi eroghiamo l’acqua ma i canoni vengono pagati a Rivieracqua che con noi ha un debito di oltre 700 mila euro, sono circa 20 mila euro al mese”. 

Così questa mattina l’azione di esproprio si è infranta di fronte ad un cancello chiuso e di fronte ad una “sconfitta” testimoniata dal verbale stilato dai rappresentanti della struttura commissariale per prendere ufficialmente atto della situazione e delle pretese negate. La prossima mossa presumibilmente si svolgerà in una sede giudiziaria. 

Ino Gazo

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