L’obiettivo è quello di promuovere lo sviluppo territoriale, la coesione e l'inclusione sociale, diminuire l'impatto ambientale delle produzioni e ridurre lo spreco alimentare. Pieve di Teco, con una apposita delibera di giunta, aderisce alla Rete nazionale "Bioslow” per progetti territoriali e i “Distretti del Cibo”.
Tra le attività principali figurano la promozione della felicità come diritto, da esercitare nella ricerca di modelli di crescita sostenibili, capaci di conservare la ricchezza dell’ecosistema terrestre e di preservare il pianeta e l’umanità dalle minacce conseguenti alla sua alterazione.
Quindi, l’adozione di stili di vita e di consumo più parsimoniosi e conviviali, ponendo il settore primario, ovvero l'agricoltura, biologica e contadina, al centro dell'economia, per la sua funzione imprescindibile nella produzione del cibo e di risorse indispensabili, oltre che per il suo ruolo nella custodia e conservazione dell'ambiente.
Tra le iniziative mese in campo interventi per lo sviluppo, la tutela, la qualificazione e la valorizzazione delle produzioni biologiche liguri argomenti affrontati nel corso del convegno a Pieve sul “Distretto del cibo Liguria di Ponente“ alla presenza, tra gli altri, di Regione Liguria.
L’obiettivo è quello di costituire il “Distretto del Cibo Liguria di Ponente “per una cooperazione tra amministrazioni pubbliche, aziende, associazioni e consumatori. Un sistema per dare vita alla promozione di gestione integrata delle risorse locali, potenziando le forme di produzione e il loro utilizzo in un’ottica si sostenibilità e di valorizzazione delle autenticità".