Scuola - 28 settembre 2024, 08:45

Imperia, i docenti: "No al trasloco del Classico in piazza Calvi"

"Gravissimo che nessuno abbia ritenuto di confrontarsi con noi", scrivono

Imperia, i docenti: "No al trasloco del Classico in piazza Calvi"

Un trasferimento calato dall’alto. Così è stato interpretato dai docenti il ritorno del Liceo Classico alla sua sede storica di piazza Ulisse Calvi. Un ritorno che ha indotto il Collegio docenti del Liceo Vieusseux a esprimere le proprie preoccupazioni relative all’isolamento del Classico dagli altri indirizzi, le complicazioni logistiche per un trasferimento ad anno iniziato e le modalità con cui la decisione è stata assunta. 

Per questi motivi sono pronti ad un aperto confronto tra tutte i soggetti coinvolti al fine di trovare soluzioni alternative. Anche se ritengono che una nuova sede ristrutturata di recente sia un fatto assolutamente positivo proprio in un momento in cui l’edilizia scolastica nazionale vive un momento piuttosto difficile. 

Ma, nello stesso tempo, “riteniamoscrivonoche la decisione di utilizzare questi locali per ospitare unicamente gli studenti del Liceo Classico sia una decisione da respingere convintamente”. D’altronde evidenziano che una comunità scolastica non vive solo di didattica ma tutte le occasioni di condivisione e socialità fanno parte della vita di una scuola. 

Inoltre, la preoccupazione risalta pure per la situazione del Classico che, come avviene in ambito nazionale, ha crisi di iscritti, solo 111 allievi per 6 classi, due quinte e una sola sezione per le classi dalla prima alla quarta. E a subirne le conseguenze sarebbe anche il profilo logistico e organizzativo con difficoltà che spaziano dall’organizzazione dell’orario alla capienza massima delle nuove aule in grado di accogliere 24 alunni rispetto ai 30 della prima classe. 

Al di là dei problemi numerici e organizzativi, la condivisione degli stessi spazi tra i diversi indirizzi del Liceo ha avuto un enorme effetto positivo come succede sempre quando realtà diverse si aprono al dialogo. Una socialità con l’esilio di una comunità destinata a sparire mentre, attualmente, le rivalità anche goliardiche si è sostituita alla comunanza fondata sul confronto e sulla reciproca curiosità. “Questa decisione, inoltre, - contestano i docentinon è mai stata discussa con noi che rimaniamo contrari a ogni provvedimento imposto dall’alto senza alcuna dialettica e negoziazione”. 

La comunicazione del trasferimento del Classico, infatti, è stata data da Massimo Salza, neo dirigente dello Scientifico Vieusseux, che informava dell’operazione programmata per il gennaio 2025 senza che nessuno abbia ritenuto utile e opportuno confrontarsi con gli insegnanti. “Il sospetto è quello di aver spostato il solo Liceo Classico per promuovere l’idea di una scuola d’élite, separata e isolata dalle altre – contestano – mentre, a nostro avviso, è la sostanza del lavoro quotidiano a creare un eventuale vantaggio competitivo”. 

Ma non sono soltanto i docenti a essere contrari alle “modalità” del trasferimento, il dissenso è condiviso dagli studenti e dalle loro famiglie. Per questo gli insegnanti chiedono l’apertura di un tavolo di confronto tra tutti gli attori coinvolti con il diritto di avanzare proposte, suggerimenti e correttivi.

Ino Gazo

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