Prima uscita ufficiale nel tour della campagna elettorale, per il candidato del centrosinistra alla carica di presidente della Regione Liguria, Andrea Orlando. La partenza è avvenuta da Sanremo, con la reunion dei simpatizzanti del Pd e di tutta l’area di centrosinistra, oggi pomeriggio all’hotel Nazionale di Sanremo. ‘Innovare e connettere’: queste le intenzioni della coalizione di centrosinistra che corre alla presidenza della Regione.
“Abbiamo deciso di fare una campagna elettorale capillare – evidenzia Andrea Orlando – per un incontro che vuole costruire il programma interloquendo con i liguri. Ovviamente parleremo con tutti per poi essere pronti a ricevere i suggerimenti e le indicazioni per il futuro della nostra regione”.
“E’ un momento difficile per la democrazia – prosegue Orlando - visto che al voto va solitamente la metà degli elettori. La mia volontà è quella di creare un programma anche sulle sollecitazioni di chi ci seguirà in questa campagna. Penso che molte decisioni assunte da chi ci ha preceduto erano prese da alcuni e all’oscuro dei più. Non è certo la nostra idea di come gestire la cosa pubblica. Quando si amministra bisogna farlo in modo trasparente, assumendosi la responsabilità delle scelte. Vogliamo porci all’opposto di chi ha interpretato il potere in modo privatistico. Sul programma abbiamo già cominciato a fare le nostre proposte che riguardano la scuola e le aree interne”.
Non è mancato un attacco all’Amministrazione uscente: “Il centrodestra non ha mai messo un euro nelle infrastrutture del nostro territorio ma penso che l’idea delle infrastrutture non debba coinvolgere solo Genova. Non si parla del Colle di Tenda, della Genova-Ventimiglia per i quali, a fronte di investimenti da miliardi c’è un finanziamento di 50 milioni”.
Orlando ha anche evidenziato le scelte che prenderà in caso di elezione alla presidenza della Regione: “Più volte siamo stati etichettati come la coalizione del no, ma non è così. Certo, non vogliamo la privatizzazione della sanità o il rigassificatore di Savona. Ora ci troviamo di fronte al candidato del centrodestra che, a fronte di domande semplici, risponde ‘vedremo’. Un po’ come se fosse la coalizione del ‘boh’. Nella narrazione della ‘Liguria del fare’, l’isolamento della nostra regione è aumentato. Certo, diamo atto che è stato ricostruito un ponte ma le infrastrutture sono quelle di dieci anni fa, tra l’altro peggiorate soprattutto nei trasporti aerei e ferroviari”.
Nel corso dell’incontro del Pd è intervenuto anche il vice Sindaco di Sanremo, Fulvio Fellegara, che ha ieri ufficializzato la decisione di non candidarsi ma di rimanere con la sua carica di vice Sindaco della città dei fiori.
Fellegara, che ovviamente sosterrà la candidatura di Orlando, ha evidenziato le problematiche del territorio e le sue idee per il futuro: “Innovare e connettere è un ottimo titolo di questa giornata – ha detto - ma serve anche riflettere sul ‘metodo’ per marcare una differenza rispetto agli altri. Si vede come siamo fatti anche per come diciamo le cose e come ci comportiamo. La nostra regola di ingaggio è l’ascolto delle persone confrontandoci con il territorio e penso che sia un metodo che ci qualifica. Non come gli altri che ‘decidono in quattro' e non ascoltano nessuno”.
Uno dei temi affrontati da Fellegara riguarda ovviamente le infrastrutture: “Siamo il luogo più lontano da Genova – ha detto - con problemi di connessioni e infrastrutture evidenti. La prima esigenza è quella del raddoppio ferroviario. Certo, riguarda Finale-Andora nel savonese ma è legato a doppia mandata con la nostra provincia, visto che il tratto a binario unico comporta ritardi e l’assenza di treni veloci per tutto il Ponente. Pensate che, dagli anni ’60 ad oggi, abbiamo migliorato i tempi di collegamento tra Milano e Sanremo di ‘ben 15 minuti’. Roba da terzo mondo. In questi anni il centrodestra non ha fatto nulla per risolvere questo problema. Senza dimenticare le ‘Aurelia Bis’, visto che la viabilità ordinaria è intasata. Manca la parte verso Ventimiglia ed anche quella verso Imperia. Nel primo caso siamo di fronte ad un iter organizzativo che andrà avanti ancora per almeno un anno e, dell’altro non se ne parla nemmeno. Serve qualcuno che se ne occupi e trovi i finanziamenti”.
Il vice Sindaco matuziano ha anche affrontato il tema delle opere che non vengono condivise con il tessuto territoriale: “Ci sono opere calate dall’alto come le pale eoliche e della diga a Badalucco – prosegue - con, per entrambe, ricadute che potrebbero essere pesanti per il territorio. Non possiamo lavorare a spot, sicuramente per l’ambiente ma anche su altri terreni non immediatamente visibili ma collegati”.
E non poteva mancare la sanità: “Si parla dell’ospedale unico da tanti anni ma il traguardo non è ancora all’orizzonte. E poi ci sono i collegamenti per il nuovo ospedale ma nessuno si pone questo tipo di problema. Le ‘Aurelia Bis’ da Ventimiglia e Imperia devono essere realizzate prima, in una visione complessiva del territorio”.
E sul turismo: “E’ legato con i trasporti ed il pacchetto va gestito in toto: il 9,4% delle nuove assunzioni nell’imperiese, nel primo semestre del 2024, sono a tempo indeterminato. Ma il resto del personale è precario, tra stagionali e a tempo determinato. La differenza del turismo tra noi e Nizza la si vede nelle presenze medie, che vanno dai 3 giorni della nostra zona e i 6 del capoluogo della Costa Azzurra. Se il 90% delle nuove assunzioni sono precarie, significa che la qualità della vita è precario. Servono dati turistici più importanti che si rifletterebbe automaticamente sul lavoro”.
Un’ultima parentesi sulle infrastrutture digitali, decisamente penalizzate nella nostra provincia: “In molti devono andar via dal nostro territorio anche per questo e dobbiamo affrontare questo tema in modo strutturale e attento”.
Il Consigliere regionale Enrico Ioculano ha così parlato della candidatura di Orlando: “Le scelte fatte dal centrodestra in questa provincia sono state spesso rigettate. Pale eoliche e diga sono lampanti e non abbiamo mai avuto il piacere di poter interloquire con le amministrazioni locali. Le linee guida genovesi non si sono mai ‘sposate’ con le esigenze del territorio. Penso che Andrea Orlando sia una garanzia, visto che conosce le tematiche importanti per la regione e la nostra provincia. Ha, attorno a sé, persone che hanno esperienza e che potranno aiutarlo nel suo percorso. In questi anni la regione non si è mai preoccupata di come portare la fibra nell’entroterra e, quindi, come possiamo pensare di parlare di telemedicina? Se vogliamo portare i servizi dobbiamo avere le infrastrutture e le periferie sono le più penalizzate”.