Anche Fratelli d'Italia ha chiuso la partita delle candidature alle Regionali nel collegio imperiese, scegliendo la sanremese Stefàna Rossi, 54 anni, presidente provinciale dell'Ordine degli ingegneri, mentre Forza Italia svela oggi a Genova (alle 18) il nuovo progetto politico per la Liguria, riaccogliendo a braccia aperte Marco Scajola dopo l'esperienza "arancione" con Giovanni Toti, messo fuori causa dall'ormai ben nota vicenda giudiziaria legata al porto del capoluogo. E se nel centrodestra il mosaico è quasi definito (la Lega ha battuto sul tempo gli alleati, sciogliendo l'ultimo nodo ieri), tanto che l'interesse ora si sposta sui nomi per le due liste civiche annunciate dal candidato presidente Marco Bucci, a parte le notizie sui forzisti attese nel tardo pomeriggio da Levante (per le caselle "rosa" le indiscrezioni portano a due consigliere uscenti, l'ex leghista Mabel Riolfo e Chiara Cerri, ormai ex "totiana"), nel centrosinistra si profila un clamoroso rimescolamento delle carte in casa Pd. Perché, come riferito dal nostro giornale, Fulvio Fellegara non gradisce la scelta finale sulla seconda donna in lista, quella con cui in teoria dovrebbe fare ticket nella caccia ai consensi.
Nella direzione provinciale, che si è riunita lunedì sera, Loredana Modaffari l'ha spuntata su Deborah Bellotti per un solo voto di differenza. Se con la seconda, capogruppo in Consiglio a Imperia, il vicesindaco di Sanremo ha maturato una buona conoscenza, con la prima i rapporti sono limitati ai saluti convenzionali. E in una campagna elettorale con tempi forse mai così ristretti (si voterà il 27 e 28 ottobre) la sintonia può (e deve) essere un punto di forza. Insomma, potendolo, avrebbe preferito scegliere lui con chi fare coppia (Bellotti), tenendo presente che il favorito della lista dem Enrico Ioculano, consigliere regionale uscente ed ex sindaco di Ventimiglia, ha certamente dalla sua parte l'altra donna, Manuela Giraudo, vicesindaco di Pompeiana e membro della segreteria provinciale.
Insomma, Fellegara si è fatto due conti e ha capito che i rischi apparirebbero superiori ai vantaggi con questo scenario, considerando pure la contrarietà alla sua discesa in campo di buona parte del Pd sanremese (punterebbe quindi su Ioculano), per timore di ripercussioni sugli accordi di maggioranza a Palazzo Bellevue. Così, correttamente, ha informato i vertici regionali e provinciali del partito dell'intenzione di non accettare la candidatura, peraltro non richiesta da lui (che aveva dato una "disponibilità di servizio") bensì caldeggiata da esponenti imperiesi dell'area Schlein, e anche dal candidato presidente del campo largo Andrea Orlando. E' stato invitato a riflettere ancora, confidando in un ripensamento e studiando le possibili soluzioni, ma è impresa difficile convincere il leader di Generazione Sanremo a non fare un passo indietro (aveva già preparato un comunicato, poi congelato in attesa di contromosse...). A meno che non cambino le carte in tavola, piuttosto rapidamente. In tal caso, comunque, il Pd non ne uscirebbe benissimo. Sono ore di telefoni molto caldi sull'asse dem Genova-Imperia-Sanremo. Ai fedelissimi (e non solo), Fellegara ha assicurato che si pronuncerà definitivamente oggi, presumibilmente in serata.
Tornando a FdI, l'ingegnere Rossi, esperta nel ramo territorio-ambiente-difesa del suolo, completa la lista provinciale nella quale erano già sicure le presenze della ventimigliese Veronica Russo, consigliere regionale uscente, del sanremese Luca Lombardi, consigliere comunale di lungo corso a Palazzo Bellevue, e di Paolo Strescino, ex sindaco di Imperia. Rossi si era già candidata, ma alle amministrative di Sanremo, nel 2019, con il 'Gruppo dei 100' che sosteneva la candidatura a sindaco del centrodestra di Sergio Tommasini (battuto da Alberto Biancheri al primo turno), poi diventato regista del progetto civico che ha portato Alessandro Mager sulla poltrona di primo cittadino, e nelle ultime settimane amministratore unico di Amaie nonchè presidente di Amaie Energia e Servizi.