Scuola - 18 settembre 2024, 07:45

Scuole senza docenti, i sindacati “malattia” che colpisce anche l'Imperiese

Difficoltà anche nel trasporto degli alunni, annoso problema mai risolto in provincia

Scuole senza docenti, i sindacati “malattia” che colpisce anche l'Imperiese

Niente di nuovo tra le aule. In sintesi la visione di Salvo Inglima, membro della Segreteria nazionale di Cisl Scuola e reggente per Imperia e Savona, per l’inizio di questo nuovo anno scolastico. “Come succede all’avvio didattico – spiega Inglimasi verificano momenti di 'fibrillazione”' manca la completa copertura di tutte le cattedre soprattutto per quando riguarda il sostegno”. 

Una “malattia” che colpisce la scuola in tutto il territorio nazionale e di cui anche il ponente non è esente. “Da anni non avvengono concorsicontinuae, nei primi giorni di avvio dell’anno scolastico, è normale che ci siano le carenze dovute ai concorsi non ancora conclusi”. Indubbiamente oltre ai problemi “logistici” legati alle nomine in sedi diverse, anche la burocrazia ha il suo peso in quella che si potrebbe definire come “agilità” di tutto il sistema. 

Un sistema, quindi, che, di conseguenza soffre di ritardi e magari di ricorsi, in certi casi poco comprensibili. “Certo che, in questa situazione, si potrebbero verificare turn over – spiega l’esponente nazionale Cisl ScuolaSono fenomeni normali causati, appunto, dai concorsi non ancora conclusi che, quindi, vedono i docenti precari essere sostituiti in corso d’anno dai vincitori del concorso”. 

Ma Inglima non ritiene questi episodi in grado di diminuire il livello qualitativo della scuola. “Non sono elementi capaci di produrre gravi difficoltà al sistema didattico – sostiene - sono situazioni di ordinario servizio che, nel breve periodo, si risolvono”. 

Ma non sono da sottovalutare, invece, situazioni che insistono sul territorio del nostro Ponente, il problematico momento legato al trasporto pubblico. “Il trasporto alunni è un annoso problema con difficoltà nel contesto del vostro territorio .– ammette – Credo che gli enti locali debbano fare tutto il possibile per normalizzare la situazione anche perché i dati dicono che, negli ultimi cinque anni, si sono persi oltre 1.200 alunni mettendo a rischio la sopravvivenza del presidio scolastico sul territorio”.

Ino Gazo

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