È tornato sulla banchina del Raduno di Vele d’Epoca che lo aveva visto bambino. Federico Michetti, infatti, velisticamente è nato nel bacino portorino e, da adulto, è il direttore sportivo di Nautor Swan. “I miei primi passi in vela – racconta Michetti – li ho fatti nel golfo imperiese”. Suo padre Augusto, oggi novantenne, era armatore di uno splendido scafo in vetroresina realizzato in serie come “Orca 43”, 13,26 metri progettato da Dick Carter: “Samoa” era il nome della barca di famiglia che Augusto teneva all’ormeggio di quel Molo corto che oggi non esiste più.
E proprio i ricordi legati a questo porto, a Imperia e alla vela di allora incidono sulla sua presenza qui. “Sono emozionato – ammette – e sono felice di aver avuto l’occasione di essere qui”. L’occasione è dovuta proprio alla sua carica, quella di direttore sportivo del prestigioso marchio finlandese da poco passato dalla proprietà di Salvatore Ferragamo a quella del Cantiere Sanlorenzo.
“Per il Raduno 2025 – avvisa Michetti – gli scafi Swan saranno tanti: in banchina è già ormeggiata la barca di Riccardo Ghidella, presidente dell’Associazione Swan Classic RH che riunirà tutti i modelli progettati per il cantiere da Ron Holland”.
Ma l’intento più qualificante e significativo riguarda il progetto di riunire al Raduno del prossimo anno tutti gli scafi vintage Swan che, nelle varie epoche, sono stati disegnati dallo studio Sparkman & Stephens, da Ron Holland e German Frers.
“Da più di sessant’anni Nautor realizza barche che hanno fatto la storia della vela – sottolinea – Basti ricordare che un Swan 65 nel 1973 ha vinto il giro del mondo a tappe che allora si chiamava Whitbread Around The Wordl Race”. Allora per la 26ma edizione del Raduno ci saranno tante barche del “Cigno”.
“Alla prima edizione del Raduno, nel 1986, – ricorda Michetti – io ero su questa banchina e ci sarò ancora a settembre del 2025”.