Qualche anno fa sull’Argine Destro era stata trovata addirittura una lavatrice che per diverse settimane era rimasta lì quasi a voler segnalare che era importante iniziare una seria operazione di pulizia del letto dell’Impero.
Oggi sono le bottiglie, le ruote, i sacchetti di plastica a rendere il principale corso d’acqua quella che giustamente può essere definita una discarica a cielo aperto.
Le segnalazioni si sprecano e i cittadini chiedono più attenzione e manutenzione. Questa volta i cinghiali non c’entrano, ma i rifiuti ammassati nel greto del torrente andrebbero rimossi al più presto.
In caso di piena tutta la spazzatura verrebbe trascinata a valle verso la foce e quindi scaricata in mare con danni gravi per l’ambiente marino.
Situazione che in qualche modo già si verifica alla foce del Caramagna. Nelle vicina del pontile di legno non è difficile scorgere rifiuti dove piccioni e gabbiani ogni giorno sono a caccia di cibo per sfamarsi. Anche qui le segnalazioni dei cittadini, purtroppo, si sprecano senza mai aver ottenuto un risultato.