È possibile immaginare un futuro energetico per le nostre valli libero dalle fonti fossili e conveniente dal punto di vista socio economico senza stravolgere il territorio con un maxi parco eolico? Sì, per l'associazione "Rinascimento dell'Entroterra" è possibile. Come lo spiega ai nostri microfoni la presidente del sodalizio Laura Marvaldi.
L'intervista
L'intervento respinto dal territorio coinvolge come è noto i territori dei comuni di Aurigo, Vasia, Prelà, Dolcedo, Borgomaro, Pietrabruna, Castellaro e Cipressa incidendo sull'intero territorio della provincia di Imperia (ma anche su quello di Savona e Cuneo) prevedendo la realizzazione di 32 pale eoliche da 125 metri di altezza interessando aree di elevato pregio ambientale per l’intero entroterra.