Almeno una dei cinque pescherecci a strascico operanti a Imperia aderisce al bando ministeriale, da 74 milioni di euro, per la demolizione delle imbarcazioni obsolete.
Per la Liguria, così come per la Toscana e il Lazio, i rimborsi interessano le imbarcazioni dedicate alla pesca a strascico, attività già limitata dalle direttive europee.
Il decreto dirigenziale del ministero dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare, bando Feampa 2021/2027, prevede, appunto, l’erogazione di incentivi economici, alle imprese di pesca che effettuano l’arresto definitivo della propria attività. Dal 19 agosto, fino al 30 settembre, è attiva la procedura per presentare le candidature sull’apposito portale: "Almeno un paio di operatori faranno domanda a Imperia, cinque a Sanremo -spiega Lara Servetti, presidente regionale di Lega Coop Pesca- per la nostra zona il bando è dedicato esclusivamente alle barche a strascico, dando priorità a quelle dedicate al gambero viola”.
“Si registrerà sicuramente una contrazione della flotta ligure -prosegue Servetti-. Con le nuove restrizioni riguardanti la pesca a strascico e le quote sempre minori per la pesca del gambero, la situazione è diventata insostenibile e diversi operatori preferiscono cessare l’attività”.
L'impatto sarà pesante su un settore che già sta subendo perdite, le quote pesca di chi decide di aderire non saranno infatti ridistribuite. Tra le conseguenze anche un inevitabile aumento dell'importazione del pescato: "Sono norme applicate in nome di una sostenibilità che è tale solo ‘a parole’. Importando pesce che proviene dall’Asia o dall’Africa, su gomma o aereo, la sostenibilità è solo a formale e non sostanziale", conclude Servetti.