Politica - 10 agosto 2024, 16:25

Bollette pazze di Rivieracqua, Zarbano agli imperiesi: "Non pagate e scrivete a Scajola"

Il capogruppo di Imperia senza Padroni invita anche a cittadini a inviare una pec di diffida al consorzio in attesa del pronunciamento di Arera

Bollette pazze di Rivieracqua, Zarbano agli imperiesi: "Non pagate e scrivete a Scajola"

Il consigliere di minoranza Luciano Zarbano esprime il proprio punto di vista in merito alla recente sentenza del TAR Liguria relativa al ricorso contro l'aumento delle tariffe delle bollette dell'acqua.

Il TAR Liguria ha dichiarato inammissibile il ricorso, stabilendo che l’atto impugnato, ovvero la decisione di aumentare le tariffe delle bollette dell’acqua, è un atto intermedio e, pertanto, non definitivo. Tale atto rappresenta solo una tappa dell’intero procedimento complessivo che porta all’adozione del provvedimento finale di aumento delle tariffe.

La giurisprudenza amministrativa è chiara nel sostenere che un atto intermedio non può produrre effetti esterni al procedimento, né incidere sulla sfera giuridica di terzi. Di conseguenza, non può imporre obblighi a nessuno. La sentenza del TAR sottolinea che le nuove tariffe, comprensive di retroattività, erano solo delle proposte tariffarie e, come tali, prive di efficacia giuridica verso i cittadini.

Queste proposte avrebbero dovuto essere sottoposte all'approvazione di ARERA, passaggio che, fino a oggi, non è ancora avvenuto. Inoltre, il TAR ha evidenziato che la proposta tariffaria firmata da Claudio Scajola è provvisoria e, dunque, suscettibile di modifiche. La domanda che sorge spontanea tra i cittadini di Imperia è: dobbiamo pagare queste bollette? E, nel frattempo, cosa dobbiamo fare? Noi di Imperia senza Padroni, riteniamo necessario offrire il nostro contributo di pensiero.

Per quanto riguarda il pagamento delle bollette, consigliamo di attendere che le nuove tariffe siano rese definitive a seguito dell'approvazione di ARERA. Per ciò che attiene la seconda domanda invitiamo i cittadini a considerare due azioni concrete: 1) Inviare una lettera di diffida a Rivieracqua, tramite PEC o raccomandata a/r, chiedendo di applicare in bolletta esclusivamente le tariffe preventivamente approvate da ARERA, respingendo la proposta tariffaria non ancora validata che ha originato le cosiddette “bollette pazze”. 2) inviare un messaggio sul sito ufficiale della Provincia indirizzato al Commissario dell’Ato Idrico, Claudio Scajola col seguente testo. “Sig. Commissario, lei che ha a cuore il benessere dei cittadini di Imperia, lei che ha sia le plurime qualità per poterlo fare e gli incarichi istituzionali che le consentono di legittimare qualsiasi iniziativa a favore degli imperiesi, le chiediamo di imporre a Rivieracqua spa la revoca immediata di tutte le bollette emesse fino a oggi basate su tariffe non ancora approvate da ARERA.

Noi di Imperia senza Padroni siamo convinti che i cittadini di Imperia ringrazieranno il Presidente della Provincia di Imperia, nonché Sindaco di Imperia, nonché Commissario dell’Ato Idrico imperiese.

 

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