“Le pale eoliche di Imperia Monti Moro e Guardiabella rischiano di mettere al tappeto quindici aziende zooteniche”. A lanciare il grido d’allarme è Mariangela Cattaneo della Cia agricoltori di Imperia.
Le aziende sono specializzate nell’allevamento di bovini ed equini e secondo la Cia “non possono certo sacrificare il lavoro per un’operazione che rischia di compromettere l’ambiente e il territorio”.
I pascoli interessati sono quelli del monte Sette Fontane, monte Follia, pascoli Arbossaro, Pistuna, passo di Villatalla, colle San Bartolomeo, monte Moro, Montegrande e Guardiabella, tutti tra 600 e 1.000 metri.
Preoccupazione dalla Cia anche per il fatto che ogni aerogeneratore dovrà inoltre essere collocato in piazzole spianate (lo dice il progetto) da 3.700 a 4.000 metri quadrati, non impermeabilizzato ma comunque rimodellato.
Ed è la stessa Cattaneo ad entrare a gamba tesa nell’iniziativa del parco eolico spiegando che “le 32 pale eoliche avranno un impatto terribile sugli ultimi prati e pascoli che abbiamo, e già sono pochi. Le pale fino a 206 metri sono così alte perché non c’è così tanto vento. L’impatto è pessimo. Inoltre per ogni pala è previsto un basamento da dieci metri per dieci, strade per portare il materiale larghe anche 8 metri, con risultati che non sono poi così promettenti. Con tutte le serre dismesse che abbiamo per creare campi fotovoltaici magnifici e con ricaduta per le singole aziende, si vuole dare un permesso per una cosa del genere a un privato? Senza contare l’impatto ambientale, visivo, anche turisticamente non sarà proprio un bel vedere”.