Attualità - 05 agosto 2024, 17:05

Seggiovia in funzione a Monesi, ma solo per manutenzione

Le immagini diffuse sui social accendono le speranze di rivedere in funzione la stazione sciistica

Seggiovia in funzione a Monesi, ma solo per manutenzione

Rivedere la stazione sciistica di Monesi nuovamente attiva resta al momento un sogno.  Ma aver rivisto nei giorni scorsi la seggiovia in funzione ha accesso le speranze tra coloro che amano quest’oasi delle Alpi Liguri

Del rilancio del comprensorio di Monesi se ne parla da moltissimi anni tra riunioni e incontri tecnici in Provincia e Regione. Da tempo al centro di discussioni e prese di posizione nate in particolare dopo i danni provocati dalle ultime alluvioni la ripresa delle attività di Monesi è un impegno preso dal 2019 quando gli enti hanno iniziato a lavorare per garantire la fruibilità del comprensorio in ogni periodo dell'anno.

 Il "nodo" principale pare resti quello della necessaria disponibilità pubblica dei terreni: senza un'adeguata collaborazione della parte privata, i danni subìti da un patrimonio che ha un indubbio valore economico-turistico non potranno essere riparati. Ma servono accordi e azioni sinergiche che prevedono interventi, investimenti e la fruibilità pubblica dei terreni. Indiscutibile il valore del comprensorio sciistico che si sviluppa verso il Monte Saccarello (2200 m).

Offre un panorama sul vicino massiccio del Marguareis-Mongioie e sulla Costa Azzurra. L'impianto principale è proprio la seggiovia biposto Tre Pini che parte da 1389 metri a due passi dal paese di Monesi e serve la rossa Verde e sull'altro lato altri due tracciati in campo aperto che confluiscono in uno skiweg nella parte terminale nel bosco.

Tramite due raccordi si arriva allo skilift Plateau che raggiunge il punto più alto (2164 m) sul Monte Redentore in territorio piemontese e a pochi metri dal confine francese, dalla stazione a monte si apre il panorama verso la costa ligure e partono un paio di piste di media difficoltà. “La rivedremo in funzione d’estate e d’inverno?”, se lo chiedono da anni gli appassionati di sci e gli escursionisti che hanno visto un video pubblicato sui social che ha riacceso le speranze.

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