Attualità - 05 agosto 2024, 16:37

Affaire Porto: Comune, Acquamare e Imperia Sviluppo seppelliscono l'ascia di guerra

Le due società avevano chiesto 70 milioni di risarcimento a Palazzo civico che ora dopo aver vinto in primo grado rinuncia alle spese legali in cambio del mancato appello

Affaire Porto: Comune, Acquamare e Imperia Sviluppo seppelliscono l'ascia di guerra

Affaire Porto di Imperia, nel 2021 le società Fallimento Acquamare s.r.l. in liquidazione ed Imperia Sviluppo s.r.l. avevano citato il Comune di Imperia per danni, segnatamente rivendicando il "diritto di credito,  causazione del fallimento; dissoluzione dell'attivo patrimoniale e lesione del credito", a proposito delle decadenze delle concessioni decise dagli uffici del Comune. 

Una controversia che poteva costare cara al Comune, con un ipotizzato risarcimento nell'ordine di 60/70 milioni di euro

Il Tribunale di Imperia nel corso di quest'anno, però, aveva dato ragione al comune di Imperia, condannando le società ricorrenti alle spese legali a favore del Comune per un valore complessivo di 33mila euro. Ora Imperia Sviluppo e Acquamare tramite il loro legale, l'avvocato Mario Napoli hanno fatto sapere a Palazzo civico di voler rinunciare all'appello, qualora il Comune a sua volta, rinunci alle spese stabilite dal Tribunale. 

La giunta ha, dunque, recepito, il parere del proprio avvocato, Paolo Gaggero di accettare la proposta delle controparti 

 “La presenza di una indubbia aleatorietà negli esiti dell’eventuale fase di secondo grado, unita al valore (e al rischio, per il Comune convenuto) davvero eccezionale della controversia (che risulterebbe, in caso di soccombenza, tale da comportare conseguenze risarcitorie finali per l’Ente almeno nell’ordine di 60/70 milioni di euro), consiglia a mio avviso senz’altro di aderire alla soluzione ipotizzata".

"Il tutto anche considerando i costi elevati di un eventuale giudizio di appello, superiori alla cifra in gioco e passibili di compensazione (così come le spese di primo grado) anche nel caso di conferma degli esiti favorevoli, laddove il Giudice ipotizzasse comunque di optarvi vista la oggettiva complessità delle questioni in gioco. Il che si aggraverebbe poi nel, caso in cui, come richiesto da Controparte e come il Giudice d’appello potrebbe disporre, venisse espletata una costosa C.T.U.".

E' stato il parere espresso dall'avvocato Gaggero e recepito nella decisione finale da parte della giunta comunale. 

Diego David

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