Attualità - 27 luglio 2024, 07:55

Salari bassi e pessime condizioni di lavoro, dipendenti Rt verso lo sciopero

Nella nota diffusa dalle Organizzazioni sindacali denunciata la pessima qualità della vita lavorativa e contrattuale: "Non si può aspettare fino a settembre"

Salari bassi e pessime condizioni di lavoro, dipendenti Rt verso lo sciopero

Scarsa manutenzione dei mezzi, carichi eccessivi di lavoro, carenze di personale e un futuro incerto.

È stata aperta la fase delle “procedure di raffreddamento e conciliazione” da parte delle segreterie provinciali  di Cgil, Cisl  e Uil della Riviera Trasporti nei confronti dell'azienda.

Si tratta di un passaggio che, solitamente, precede la proclamazione dello “stato di agitazione” per poi arrivare allo sciopero.

I rappresentanti sindacali, in una nota inviata alle redazioni  mettono in fila tutta una serie di criticità che, ad oggi, Rt non sembra in grado di risolvere.

LA NOTA

Le scriventi organizzazioni sindacali sono a rimarcare il gravissimo stato di crisi emergenziale che è presente in Riviera Trasporti e che sta portando a continui episodi di violenza verbale e fisica, mettendo a serio rischio l’incolumità del personale.

Da non dimenticare i continui attacchi ricevuti sui vari social dai coraggiosi leoni da tastiera, che sbagliano la mira per le loro parole pesanti ed offensive, e non si rivolgono nelle sedi opportune per fare le proprie ragioni.

Basta così non si può più continuare.

Tutto il personale, viaggiante, operaio ed impiegatizio stremato, ha subito le decisioni politiche e ribadiamo politiche che hanno distrutto l’azienda fiore all’occhiello della provincia fino ai primi anni 2000.

Venti anni sciagurati che hanno mandanti ed esecutori, che ancora oggi ritengono di poter giocare con la pelle dei lavoratori e dell’utenza, lasciando che le manchevolezze trovino sfogo nelle piazze e sulle fermate.

Cgil, Cisl e Uil attiveranno immediatamente le procedure di raffreddamento perché aver ancora prorogato l’iter di affidamento e non aver incrementato ad oggi il corrispettivo chilometrico, ha di fatto azzerato le prospettive che i lavoratori hanno perseguito come obiettivo e questo rende non appetibile il posto di lavoro in Rt, e fenomeno che sta via via degenerando stanno scappando anche i dipendenti più longevi, spaventati giustamente dalla precarietà presente oggi.

Interventi immediati non significa aspettare settembre, bisogna ripensare ai contratti, a le carenti retribuzioni e alle condizioni generali, invece di pensare di modificarle  nuovamente in negativo.

Sarà un estate calda e chiedendo perdono all’utenza ricordiamo a tutti che il personale è totalmente innocente e invitiamo a rivolgersi a chi prende le decisioni dimenticandosi di cosa sia un servizio sociale, impegnato a realizzare progetti che poco si sposano con le esigenze della popolazione.

I servizi si pagano il giusto, i dipendenti si pagano il giusto, il diritto alla mobilità non si deve garantire solo quando il sindacato proclama uno sciopero, ma tutti i giorni e le garanzie le devono dare le istituzioni mettendoci i denari subito, veri e non immateriali o immobili.

Le segreterie provinciali

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