Meteo - 24 luglio 2024, 07:20

Un occhio al cielo. le previsioni meteo a cura di Stefano Sciandra

Il Gobbo è il Tadej Pogačar della meteorologia, capace di doppiare (anche in termini di ondate di caldo) i suoi avversari

Un occhio al cielo. le previsioni meteo a cura di Stefano Sciandra

Come anticipato sabato 20 luglio appuntamento con un "Occhio al cielo" nella giornata odierna. Non mi dilungherò in un inutile bollettino dicendovi se vi sarà mezzo grado in più o mezzo grado in meno, se avremo cinque nuvole oppure 10, ma cercherò di spiegare in modo semplice e facilmente comprensibile quanto sta accadendo che per altro era stato inquadrato dalla nostra rubrica già il 10 luglio ultimo scorso.

Nel bollettino di sabato avevamo ammonito di diffidare di un certo tipo di informazione che parlava di calo termico e di rinfrescate. Informazioni veicolate da siti e cosiddetti "esperti" che proprio intorno al 10 luglio paventavano tracolli termici di 15-20 gradi entro il 20 dello stesso mese, e che poi, dopo averli strombazzati, li hanno dimenticati in un lampo!

Sempre sabato, trovandomi in fila a una cassa del supermercato ascoltavo le chiacchiere delle signore intente a fare la spesa che parlavano dei temporali e del fresco in arrivo nella giornata di domenica. Avevamo ampiamente illustrato come soprattutto in Liguria e nell'Imperiese non sarebbe accaduto nulla di ciò.

La Liguria in questo momento si trova letteralmente in un imbuto vittima del fenomeno di compressione. In modo semplice significa troppo distanza dai temporali e una temperatura del mare in continuo aumento. Avevamo infatti anche previsto un notevole incremento delle temperature in totale controtendenza. La giornata di lunedì che molti aspettavano come quella del cambiamento ha infatti registrato un'impennata di ben sette gradi in sole 12 ore nel genovese, e un aumento significativo di circa 4 gradi anche nella nostra provincia con picchi anche superiori che ho potuto registrare in occasione di una faticosissima attività agonistica in bicicletta nella stessa giornata.

Le temperature notturne si sono fissate come avevamo ipotizzato intorno ai 25-26 gradi e su questi valori si manterranno a lungo. L'infiltrazione di aria più fresca dalla porta Balcanica scivolerà lungo l'Adriatico e al Centro e al Sud, per un 48 ore ci sarà una lieve flessione.

Una nuova potente risalita anticiclonica riporterà l'intero Paese nella solita condizione già dal fine settimana. Per quanto ci riguarda in realtà non cambierà nulla perché continueremo a sperimentare quella che è un'ondata di calore perpetua

(Una mappa del modello americano GFS che fa riferimento al 31 luglio prossimo. Per i valori pressori sul Belpaese è sufficiente osservare i colori)

Apro una parentesi risalendo sempre al famoso 10 luglio. In quei giorni alcuni analisti, facendo il calcolo della serva, avevano indicato come l'estate 2024 non avrebbe avuto particolari eccessivi perché essendo a fine prima decade non c'era il tempo tecnico per più ondate di calore. Ricordiamo ancora una volta:  vengono definite tali le avvezioni di aria calda sopra media per un periodo di 5 giorni o più. Il conto della serva faceva riferimento al fatto che mediamente in un'estate ci sono cinque ondate di calore e quindi non ci sarebbe stato il numero di giorni sufficiente.

Se si fosse invece considerata la matematica delle elementari ci si sarebbe probabilmente resi conto che se non ci fossero state interruzioni, le ondate di calore avrebbero fatto probabilmente la fine degli avversari di Tadej  Pogačar, ovvero sarebbero state doppiate.

Con un semplice calcolo matematico siamo già abbondantemente sopra i 15 giorni continuativi, quindi ne abbiamo già metabolizzate tre di ondate in un'unica soluzione. Lasciando perdere il lungo periodo che alterna mappe catastrofiche su ulteriori incrementi del caldo ad altre con ipotesi più sopportabili, è facile fare due calcoli aggiungendo comunque una decina di giorni (che riassumono altre due ondate) portandoci a nemmeno fine prima decade di agosto quando le avremo già praticamente esaurite e mancherà ancora più di metà mese dello stesso agosto oltre settembre che ormai non è certamente da considerare un mese autunnale.

Fate due conti semplici semplici e avrete inquadrato anche l'estate 2024. Per ora mi fermo qui, appuntamento nel fine settimana con qualche curiosità in più per capire come le condizioni siano cambiate rispetto a 50 anni fa, magari attingendo dai datti custoditi nei cassetti della memoria, quelli in cui allora il ragazzino curioso poco più dodicenne che ero, riportava nelle vecchie indimenticabili agendine cartacee e consentono ancora oggi di sapere quanti gradi c'erano magari il 20 agosto del 1975 in Valle d'Aosta e come la funzione delle Alpi di termoregolatore dell'intero clima mediterraneo fosse fondamentale. Ma questa è un'altra storia e ne riparleremo. Buona giornata a Tutti!

Stefano Sciandra

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A SETTEMBRE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.
SU