Attualità - 24 luglio 2024, 08:11

Storie d’estate/ Con l’alpinista di Poggi Lorenzo Gariano tutti i consigli per un trekking in sicurezza

Un vademecum importante dall’’uomo che ha scalato le sette vette più alte del mondo

Storie d’estate/ Con l’alpinista di Poggi Lorenzo Gariano tutti i consigli per un trekking in sicurezza

Scegli itinerari in funzione delle tue capacità fisiche e tecniche, documentandoti adeguatamente sulla zona da percorrere”. Estate, non solo mare, ma anche escursioni nella natura e soprattutto tra le cime delle Alpi Marittime per godere panorami mozzafiato.

Le cronache degli ultimi anni riportano però, incidenti anche gravi ed è per questo motivo che prima di intraprendere un’escursione, magari anche in solitaria, è sempre bene “attrezzarsi” prima di mettersi in cammino. Regole semplici, ma importanti, arrivano da Lorenzo Gariano, l’alpinista di Poggi che ha raggiunto le sette cime più alte del mondo e che ogni anno organizza la 7 Summits sulle Alpi.

Da solo o in gruppo, prima di un'escursione in montagna è bene lasciare detto a qualcuno l'itinerario che si vuole percorrere. E una volta che si è iniziata l’escursione?Il segreto per coprire grandi distanze è un ritmo costante, senza strappi, arresti o partenze improvvise, dettato dal proprio allenamento e dalle proprie capacità fisiche”.

Lo stesso Gariano ricorda che “bisogna imporsi un passo moderato così da scaldare progressivamente i muscoli e superare senza danni la parte più dura: la prima ora di cammino. Si deve adottare sempre un ritmo di marcia coordinato con quelli della respirazione. Sono da evitare le lunghe pause perché, oltre a danneggiare la muscolatura, causano un nocivo raffreddamento generale del corpo”.

Importante poi leggere le carte. “Ci sono tante app che possono darci la nostra posizione in tempo reale, ma quando la connessione non è disponibile (e in montagna capita molto spesso) una carta topografica è essenziale per riuscire orientarci. Scala, curve di livello, simboli, colori, nord geografico... Sono tutti elementi che ci danno informazioni preziose sul tipo di percorso che decidiamo di affrontare”.

Altro consiglio: “Prima di mettersi in viaggio è sempre bene chiedere informazioni dettagliate ai titolari dei rifugi che possono dare notizie in tempo reale su condizioni meteo, ma anche su pericoli che interessano in quel momento sentieri e crinali delle montagne. E per far fronte ad eventuali incidenti che possono capitare è buona regola avere sempre nello zaino un kit di primo soccorso che include: garze sterili, cerotti, cerotti per vesciche, nastro adesivo, soluzione fisiologica, guanti sterili, pinzette per togliere le zecche, coperta termica. In commercio se ne trovano tanti preassemblati', che potrai sempre personalizzare in base alle tue esigenze”.

La prudenza non è mai abbastanza: “Non uscire dai percorsi segnati, altro consiglio da tenere in considerazione. E’ bene rimanere sempre sui sentieri tracciati e segui la segnaletica (cartelli con indicazioni di meta, tempo e numero del sentiero, segnavia bianchi e rossi, ometti), così da evitare di finire in zone impervie e potenzialmente molto pericolose”. 

Poi, per evitare altri imprevisti, quali per esempio lo smarrimento o il trovarsi coinvolti in un temporale improvviso, è necessario pianificare in anticipo diversi elementi: il percorso, il profilo altimetrico, il dislivello complessivo, la natura del suolo, i punti di orientamento; la durata prevista, le tappe, i rifugi; le condizioni meteorologiche previste; l'abbigliamento e in particolare le calzature; l'equipaggiamento (accessori minimi, zaini, tende, fornelli da campo e stoviglie...) e le scorte di acqua e alimenti.

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