Sanità - 12 luglio 2024, 12:39

La Cisl presenta la sua “piattaforma”: le proposte per il rilancio del Sanità in provincia di Imperia

"Tempi d’ attesa infiniti, mancanza di personale sono problematiche che devono essere risolte in maniera definitiva", dichiara Nico Zanchi

La Cisl presenta la sua “piattaforma”: le proposte per il rilancio del Sanità in provincia di Imperia

Per la Cisl è il momento di dare vita a “un nuovo modello di sanità in Liguria in grado di garantire a tutti l’accesso equo e capillare alle cure”.

"Come Cisl Fp -dichiara il coordinatore territoriale di Imperia Nico Zanchi -abbiamo ribadito alla Direzione Generale dell'Asl l’importanza di attivare o concludere in sede di delegazione trattante diversi accordi che sono fondamentali per la valorizzazione del personale, evidenziando la necessità di siglare entro la fine dell’ anno accordo sui differenziali economici ( ex passaggi di fascia) per tutto il personale del comparto, pagare subito tutte le prestazioni aggiuntive a 50 euro come previsto dall’accordo regionale per il personale interessato, attivare le procedure per i coordinamenti dei nuovi reparti e di quelli che sono in carenza, nuovi progetti incentivi per chi non può accedere alla prestazioni aggiuntive,  terminare percorso su nuova programmazioni incarichi di funzione e professionale. Inoltre è necessario concludere il percorso di trattativa su Mobilità e Indennità e chiediamo che  chiedendo che entro la fine dell'anno vengano conclusi e siglati questi accordi che sono a vantaggio di tutto il personale".

"La provincia di Imperia -prosegue Zanchida un punto di vista sanitario è un territorio disagiato. Fino a quando tutte le misure organizzative vagliate dalla Regione non saranno strutturate su questa realtà, continueremo ad avere una sanità non adeguata alle esigenze del territorio. Tempi d’ attesa infiniti, la mancanza di personale , sono problematiche che devono essere risolte in maniera definitiva. La Regione deve sostenere l’Asl, dando le risorse necessarie per ampliare le attività nel nostro e complicato territorio. Non si può pensare che con le stesse risorse erogate da anni, aprendo un punto nascita nuovo, investendo sul presidio di Bordighera , affidando l’ assistenza a più cooperative di medici, non ci sia poi a un problema finanziario. Ecco che poi scopriamo un deficit di 40 milioni a carico della Asl1. Servono più risorse dalla Regione. Punto. Avere investito su Bordighera e non sfruttare al massimo le potenzialità per ridurre le liste d’attesa come ad esempio quelle di chirurgia, di oculistica e di altre specialità rischia di diventare un paradosso".

"Inoltre sottolineiamo il fatto, spesso evidente, che per alcune categorie le risorse ci sono mentre per altre no. Spesso anche si certifica che i tempi di intervento al fine di risolvere le problematiche per alcune professioni siamo molto più celeri in confronto a quelli del personale del comparto. I lavoratori del comparto devono essere rispettati e coinvolti e valorizzati", conclude Nico Zanchi.

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