Uno degli indumenti esposti in Galleria degli Orti all’interno della mostra “Com’eri vestita?”, è stato rubato. Gli organizzatori, martedì mattina, hanno notato che il tubino nero, simbolo di una delle storie di violenza che l’esposizione vuole denunciare, era sparito.
Un gesto vergognoso e incomprensibile considerato il delicato messaggio che la mostra vuole trasmettere. Ogni abito, infatti, rappresenta una dolorosa storia di violenza sessuale o molestia subita da una donna.
Ogni vestito è accompagnato da una didascalia che riporta l’occasione in cui è stato indossato. A fianco del tubino nero sparito la scorsa notte una storia non meno toccante delle altre diciassette che vengono denunciate: “Festeggiavo un esame universitario particolarmente impegnativo, avevo un tubino nero appena comprato e con me c’erano le mie amiche. Ballavamo e ridevamo. Eravamo felici. Ero felice. Lui si è avvicinato, aveva modi gentili, abbiamo ballato insieme e poi siamo usciti per fumare una sigaretta. Nel giro di pochi minuti si è buttato sopra di me, era così forte che non riuscivo a muovermi. Un solo pensiero nella mia testa: ora mi uccide”.
Nonostante l’accaduto è possibile visitare l’esposizione, organizzata da Amnesty International con l’associazione Le Muse, fino al 25 aprile.