“Il fumo è la causa di un altissimo numero di malattie che interessano l’apparato respiratorio e non solo”, ricorda Claudio De Michelis, primario del reparto di pneumologia dell’Asl 1.
“Basti considerare che oltre il 95 per cento dei pazienti con tumore ai polmoni è costituito da fumatori, è ormai assolutamente dimostrata l'esistenza di una relazione diretta tra l’esposizione al fumo e il tumore. Al fumo si associano non solo malattie dell'apparato respiratorio, come quelle polmonari croniche ostruttive, ma anche dell'apparato cardiovascolare e delle vie urinarie".
Non solo il tabacco, ma anche le sigarette elettroniche sono dannose per la salute: "Sono sconsigliate dalle società scientifiche -precisa De Michelis- è una moda commerciale, vengono inalate sostanze di cui conosciamo poco".
“Quello del fumo è un problema culturale e sociale molto forte -sottolinea il medico- Si deve convincere la popolazione adulta a smettere di fumare e indurre i più giovani a non iniziare. Da meno tempo si fuma più è semplice smettere, poi si instaurano meccanismi di dipendenza chimica e fisica dalla nicotina. Servono percorsi di educazione e formazione che possano portare i ragazzi a smettere di fumare o meglio a non incominciare. Un tema che va sicuramente affrontato nelle scuole e soprattutto nelle famiglie".