Attualità - 08 giugno 2024, 08:04

L'Aido di Imperia da quarant'anni attiva sul territorio, Marvaldi: "Per sensibilizzare la cittadinanza sulla donazione degli organi"

"Donare è un atto di civiltà, una scelta libera e reversibile", spiega il presidente della sezione provinciale

L'Aido di Imperia da quarant'anni attiva sul territorio, Marvaldi: "Per sensibilizzare la cittadinanza sulla donazione degli organi"

L’Aido, l’associazione italiana donatori di organi, tessuti e cellule, è una realtà nata in Italia negli anni ’70: “A livello locale la sezione è stata fondata circa quarant’anni fa e ultimamente ha avuto una nuova spinta grazie all’impegno di Bruno Battistin e Corrado Minintenda -spiega il presidente provinciale, Stefano Marvaldi - Lo scopo dei volontari è sensibilizzare la cittadinanza sulla donazione degli organi, ma anche promuovere uno stile di vita sano che ‘tuteli’ gli organi”.

Donare è un atto di generosità, anzi di civiltà - sottolinea Marvaldied è una scelta libera e reversibile. Ad oggi in Italia le donazioni non coprono neanche la metà del fabbisogno”. Come si fa a diventare donatori? “Iscrivendosi all’Aido, che recentemente ha lanciato anche un’applicazione, o dando il proprio consenso al momento del rinnovo della carta d’identità, in questo modo il proprio nominativo viene inserito in un registro nazionale”.

La sede imperiese di Aido promuove momenti di confronto attraverso banchetti, incontri nelle scuole ed eventi in sodalizio con altre realtà del territorio. L’associazione, inoltre, destina le donazioni raccolte all’acquisto di beni utili alla comunità, da ultimo un dermatoscopio e due paia di occhiali di prova pediatrici destinati al Palasalute.

L’associazione è aperta ad accogliere nuovi volontari: “Aderire significa voler donare un’ora del proprio tempo, quando si ha la possibilità, per aiutarci a sensibilizzare più persone possibili”, conclude Marvaldi.

Sara Balestra

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