Dopo Andora anche Imperia potrebbe vincere, in caso di battaglia legale, la causa contro Rivieracqua per le bollette pazze. Ai comitati dei cittadini, infatti, non bastano le rateizzazioni: in gioco c'è la legittimità della tariffazione retroattiva.
Il sindaco della cittadina del Ponente savonese, Mauro Demichelis oltre a sottolineare la severità dei contenuti della sentenza nei confronti di Rivieracqua, auspica che non vi debbano essere ulteriori cause per far ottenere a tutti i cittadini il diritto al rimborso.
“La sentenza del Giudice di Pace che ha riconosciuto a tre utenti andoresi, il diritto al rimborso delle bollette e il ristoro per le bottiglie di acqua acquistate, è stata molto chiara nel certificare che Rivieracqua aveva e ha l’obbligo di provvedere alle manutenzioni della rete, doveva prevenire i disservizi, gli effetti della siccità e predisporre piani di emergenza a favore dei cittadini nel corso della crisi idrica che oggi è risolta – dichiara Demichelis – Rivieracqua non ha assolto ai suoi doveri e obblighi contrattuali, da questo deriva il diritto dei cittadini a non pagare. Ora dobbiamo far diventare il diritto ottenuto da tre cittadini, un diritto per tutti. Invitiamo Rivieracqua a firmare il protocollo risarcitorio proposto da Assoutenti, Onda Ligure Consumo e Ambiente e dal Comitato acqua cara in bolletta. Si eviterebbe così un’ondata di cause visto il numero di cittadini che sta chiedendo consulenza allo sportello e tenuto conto delle varie tipologie di danni subiti dagli utenti”.